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martedì

25

ottobre

Il grande Inquisitore da I fratelli Karamazov di F.Dostoevskij

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ottobre

Il grande Inquisitore da I fratelli Karamazov di F.Dostoevskij

24 - 25 ottobre 2016

Teatro Vascello

, quasi fossimo ‘caduti’ improvvisamente nell’evocazione del celeberrimo musical Jesus Crist Superstar e quindi, stilisticamente, richiamati a vivere il Doppio della figura del Cristo. Decisivo il ‘voto’ del popolo, impersonato dagli allievi della Scuola di Teatro Fondamenta, che, tra Cristo e il ladrone, si sa, sceglierà Barabba. Sui loro abiti bianchi (Cristo è l’umanità) verranno proiettate in parte le varie stazioni di una singolare Via Crucis fotografata nel 1981, e per l’occasione rielaborata in slide. 
Il testo, e conseguentemente la sua messinscena, consente molteplici riflessioni che riguardano la contemporaneità. Morto Dio, o l’idea di Dio, che poi è la stessa cosa, davvero all’uomo è permesso tutto? E davvero l’uomo non sa reggere la libertà di scelta tra bene e male preferendo invece un destino servile, manovrato da padri-padroni (oggi, soprattutto il mercato e la TV) che, secolo dopo secolo, scelgono per lui, manovrandolo e manipolandolo in cambio di una fittizia tranquillità? Nel mondo della globalizzazione, nel quale i confini hanno sempre minor importanza, e lo Stato non è più l’esclusivo detentore del potere, nella nostra epoca, il Grande Inquisitore si nasconde appunto dietro il concetto impersonale di mercato, che, attraverso la pubblicità, influenza non solo gli acquisti ma anche gli stili di vita. Anche la religione, ci dice Dostoevskij, quando occorre, entra nel gioco, e viene strumentalizzata per contribuire a organizzare la società così come la pretende il Grande Inquisitore, lasciando gli uomini nella condizione di sudditi non permettendogli di diventare cittadini consapevoli, uomini.
Dostoevskij elabora, con questo suo romanzo-testamento dai forti accenti filosofici, la prima impietosa radiografia della crisi dell’uomo contemporaneo, lacerato da contraddizioni insanabili, che abita un contesto incerto e ormai senza punti di riferimento.
I suoi personaggi sono incarnazioni di figure morali che si dibattono su un palcoscenico dell’anima; talmente vivi da sentirceli contemporanei ed empaticamente vicini.
TEATRO VASCELLO
via Giacinto Carini, 78 – 00152 Roma
Tel. 06.5881021/06.5898031
www.teatrovascello.it promozione@teatrovascello.it