Il film è l’adattamento del romanzo di Frances Hodgson Burnett, straordinario best seller di letteratura per ragazzi del 1910. La Burnett, scrittrice e commediografa, è famosa per i suoi libri per ragazzi, tra i quali si ricordano anche “La piccola principessa” e “Il piccolo lord”.

La regia della Holland segue piuttosto fedelmente la traccia del libro e con sensibilità riesce a cogliere nel profondo le motivazioni ed i sentimenti dei personaggi, emozionando il pubblico.

Libro e film raccontano la storia della piccola Mary, rimasta orfana dei genitori in India e rimpatriata in Inghilterra presso la villa dello zio vedovo. L’ambiente è freddo ed ostile, così come il carattere della governante, che le impedisce di girare liberamente all’interno della grande e dimora.

Mary trova in un cassetto una grande chiave, che scopre aprire la porta di un giardino nascosto. Conosce Dickon, fratello della servetta Martha, e suo cugino Colin, costretto sulla sedia a rotelle, ma di cui si ignora la vera “malattia”. L’amicizia tra i tre cresce e Mary, complice il lavoro di recupero della bellezza del giardino, aiuta se stessa e le persone che le stanno intorno a riscoprire l'amore per la vita, e a superare il dolore passato.

Come ogni grande classico sull’infanzia e l’adolescenza dei ragazzi, infatti, dietro l’apparenza della favola si nascondono temi più profondi come quello del dolore per la perdita dei genitori, la disabilità, la solitudine.

I fiori piantati che crescono rigogliosi sono la perfetta metafora del cominciare una nuova vita per tutti.

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