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Il futuro non è più quello di una volta

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Il futuro non è più quello di una volta

30 marzo - 5 aprile 2021

Rubrica di approfondimento

Care lettrici e cari lettori, preparatevi perché questa settimana danzeremo sulle note dei capolavori del rock degli anni sessanta mai incisi. Come è possibile? Prodigi della fantascienza.

Lewis Shiner, con il suo romanzo “Visioni rock”, pubblicato per la prima volta nel 1993 con il titolo originale “Glimpses”, ci prenderà per mano e ci condurrà in un'onirica cavalcata nella musica degli anni sessanta. Scrittore statunitense, Shiner esordì come autore di fantascienza, collocandosi nell'alveo dell'allora nascente corrente “cyberpunk”; in seguito, sviluppò gradualmente un proprio stile letterario, che lo portò ad affermarsi come scrittore mainstream, vicino alle suggestioni della corrente artistica “avantpop”. “Visioni rock” è un romanzo di confine tra fantascienza e cronaca generazionale degli anni sessanta. Niente funziona meglio di un vecchio disco per viaggiare indietro nel tempo, tornare all’epoca in cui è stato inciso o in cui l’abbiamo sentito per la prima volta. In un universo parallelo, che sembra uscito da qualche romanzo di Philip K. Dick, il tempo si è fermato intorno al 1969, o giù di lì. Non è un anno qualsiasi nella storia del rock: alcuni dei suoi sogni migliori stanno per dissolversi definitivamente. Qualcosa non va per il verso giusto: un'era sta finendo, il rock comincia a mostrare zone d'ombra inquietanti e le lacrime cominciano a sgorgare copiose. Vent'anni dopo, esattamente nel novembre del 1988, le promesse sono già state ampiamente disattese, gli anni Sessanta sono definitivamente conclusi e, con essi, un'epoca visionaria che nella musica aveva trovato la sua linfa vitale. Ray Shackleford, ex-musicista e figlio dei fiori, ripara impianti stereo, porta ancora i capelli lunghi ma ha quasi 38 anni, il suo matrimonio è in crisi ed ha appena saputo della morte di suo padre. Riascolta “Let it be”, uno degli album che meglio simboleggiano la fine di un’era, e si chiede se e come le cose sarebbero potuto andare diversamente. Un giorno, in modo del tutto inconsapevole, scopre di riuscire non solo a sentire con precisione nella sua testa ma anche, incredibilmente, a far risuonare attraverso gli amplificatori quei brani che, per motivi diversi, ma soprattutto per la morte improvvisa dei loro autori, erano rimasti incompiuti. Recuperando dal nulla le opere incompiute dei Doors, di Jimi Hendrix, di Brian Wilson e dei Beatles, Ray spera segretamente d'invertire il corso degli eventi per cambiare il destino di un'intera generazione, e riscattare il presente in cui oggi viviamo.

"Visioni Rock" racconta di un sogno e di un difficile risveglio. Shiner parla di cose che ama e conosce bene, sulle quali si è documentato a fondo. Personaggi e luoghi che hanno animato la stagione più creativa della musica rock sono descritti in maniera suggestiva e convincente. Egli non indugia, come taluni, in una compiaciuta e nostalgica celebrazione dei “mitici anni sessanta”, non viene a dirci che solo in quegli anni si è vissuto e che solo chi li ha vissuti sa cosa vuol dire la vita, il mondo, l’amore, la morte e ovviamente la musica. Shiner è un romanziere onesto e brillante e a modo suo sincero: per lui gli anni sessanta rappresentano una sorta di adolescenza sociale, musicale e culturale, una stagione ricca di eccitanti scoperte e promesse. Questo romanzo è uno dei più bei libri mai scritti sul rock. In un certo senso ne rappresenta il lato positivo, quello che permette di essere protagonisti e di sentirsi parte di qualcosa, magari anche solo di un sogno che resiste al tempo e alla sua incuria. Le visioni vanno e vengono, il rock resta. “Visioni rock” è un classico libro di culto e non lo si trova facilmente. Chi ha avuto occasione di leggerlo ne è rimasto colpito, e neanche poco! Eppure di questo romanzo, che in Italia uscì nel 1999, se ne sono accorti proprio in pochi.

Infine, prima di salutarci, lo accettate un ultimo cosiglio? Provate a leggere questo romanzo ascoltando in sottofondo le musiche citate: da “Smile” dei Beach Boys a “Third From the Sun” di Jimi Hendrix, da "The Celebration of the Lizard" dei Doors a “Get Back” dei Beatles...Credeteci, non ve ne pentirete!

Noi vi diamo appuntamento alla prossima settimana e vi auguriamo una buona lettura e...un buon ascolto!

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