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Il futuro non è più quello di una volta

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Il futuro non è più quello di una volta

23 - 29 marzo 2021

Rubrica di approfondimento

Care lettrici e cari lettori, questa settimana preparatevi a vivere una storia ideata dalla allucinata lucidità di un grande autore che abbiamo già incontrato: James Graham Ballard. Stiamo per immergerci nelle immaginifiche atmosfere de Il mondo sommerso, uno dei romanzi più celebri di Ballard, che ha visto la luce nel 1962 ed è arrivato in Italia, sulle mitiche pagine della collana Urania, nel 1963 col titolo “Deserto d’acqua”.

L'opera fa parte della cosiddetta “Tetralogia degli Elementi”, ispirata ai quattro elementi naturali di aristotelica memoria, più un quinto, il tempo, e dedicata ai possibili disastri naturali che potrebbero abbattersi sulla Terra. Gli altri romanzi che la compongono sono: Il vento dal nulla, Terra bruciata e Foresta di cristallo. Diciamolo subito, non è una lettura da consigliare a chi sta cercando una storiella leggera, tranquilla e poco impegnativa. Ballard si perde nelle proprie visioni a tal punto da risultare, in alcuni momenti, davvero difficile da seguire, però ciò che scrive è genialità e poesia pura. Il suo è un libro intenso dove ogni aspetto è funzionale ad un'accurata introspezione dell'animo umano. I pensieri, le paure, le allucinazioni, i fantasmi dell'inconscio e tutti i nostri più profondi incubi sono resi quasi veri e sembra di viverli sino a procurarci un inquietante stato d'ansia. Potrebbe capitare alla fine di sentirci esausti ma questo libro vale assolutamente la pena d'essere letto: Ballard, come sempre, ci stanca per poi però lasciarci molto!

Siamo nel 2145. La città potrebbe essere Berlino o Parigi, ma è Londra. Una variazione nella radiazione solare ha prodotto lo scioglimento dei ghiacciai e la città è sommersa dalle acque, una gigantesca palude, dove alle acque limacciose si alterna una lussureggiante vegetazione. Qua e là, rare “oasi” di cemento e acciaio. La città è quasi disabitata e solo alcuni eccentrici personaggi vivono in sintonia con il nuovo ambiente. Robert Kerans, il protagonista della storia, dirige un laboratorio che ha il compito di stilare rapporti dettagliati, che probabilmente nessuno leggerà mai, sulle modifiche di flora e fauna. Abita da solo in quello che una volta era il gigantesco e lussuoso Hotel Ritz, ma ultimamente uno strano stato d’animo sta impadronendosi di lui…

Ballard, come suo solito, ci stupisce con suggestioni scenografiche prodigiose e metaforiche. Le molteplici descrizioni relative a una Londra sommersa da paludi infernali e regredita a uno stato preistorico sono memorabili e avveniristiche. Ballard ha la capacità di riflettere, e di farci riflettere, su cose che usualmente ci sfuggono. Nel 1962 nessuno ipotizzava il riscaldamento globale e l’opera sembrò stravagante, eppure oggi sappiamo che il pericolo c’è, è reale. A quasi sessant'anni di distanza i ghiacciai si stanno davvero sciogliendo, e noi, grazie a Ballard, sappiamo cosa ci attende!

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