Care lettrici e cari lettori, ben trovate e ben trovati! Conclusa la breve parentesi natalizia, riprendiamo il nostro viaggio alla scoperta di nuove ed affascinanti suggestioni fantascientifiche. Questa settimana abbiamo deciso di inaugurare una serie di appuntamenti in cui presenteremo alcune opere che, a nostro giudizio, sono “imperdibili” per chi vuole approfondire la conoscenza di questo genere letterario.

Iniziamo subito questo nuovo percorso proponendovi la prima opera imperdibile: Galassia che vai, un romanzo scritto nel 1962 da Eric Frank Russell, considerato il precursore della moderna fantascienza inglese. Nato da una famiglia di origine irlandese, Russel trascorse parte della sua gioventù in Egitto e nel Sudan. Suo padre era istruttore presso la Royal Military College e ciò spiega la sua insofferenza verso la burocrazia militare che lo condusse ad una visione pacifista ed egualitaria.

Se qualcuno, ancora oggi, si chiede come mai la fantascienza abbia avuto tanto successo, possiamo rispondere invitandolo a leggere questo romanzo che, sebbene possa apparire solo una spiritosa stravagante bizzarria, in realtà si rivela un'opera interessante, divertente e piacevole! Grazie alla casuale scoperta di Joannes Pretorius van der Blieder, un settantaduenne eccentrico e appassionato di illusionismo, che al pari di Galileo, Leonardo e tanti altri ha osato offendere l'ortodossia compiendo l'impossibile, di colpo, in tre pagine, si apre la via delle stelle all’umanità. La propulsione Blieder ha permesso agli umani nel corso dei secoli di fondare numerose colonie distanti migliaia di anni luce. La Terra vuole riunirle in un solo Impero sotto il suo potere, con il pretesto di proteggerle da una possibile invasione aliena. Una nave interstellare, con a bordo un ambasciatore e l’equipaggio militare, amministrativo e tecnico, parte per prendere contatto con alcune di queste colonie.

Ma, come dice il detto, galassia che vai...Come sarà ricevuta?

Questa animatissima galoppata di una nave terrestre in visita presso lontane e stravaganti colonie, dimostra, se ce fosse ancora bisogno, che la fantascienza può diventare, nelle mani di uno scrittore che sappia impugnarla con spirito e senza remore, lo strumento ideale per deridere le contraddizioni, i pregiudizi, le ipocrisie e la malafede della nostra vanagloriosa civiltà.

Noi vi auguriamo buona lettura e vi diamo appuntamento alla prossima settimana per scoprire un'altra opera imperdibile!

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