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Il futuro non è più quello di una volta

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Il futuro non è più quello di una volta

8 - 14 dicembre 2020

Rubrica di approfondimento

Care amiche e cari amici, ben trovate e ben trovati! Ci siamo! Solitamente in questi giorni iniziamo ad essere pervasi da una fibrillazione e da un'ansia crescente: le strade si riempiono di luci, le nostre case di lustrini e addobbi, il rosso, il verde e l’oro diventano i colori che caratterizzano le nostre giornate.

Quest'anno però sarà un Natale particolare: dovremo rinunciare a molte delle nostre consuetudini, ma non necessariamente alla sua magia! Seguendo il dibattito pubblico, con disarmato stupore osserviamo che molti di noi sono più preoccupati del fatto che Babbo Natale dovrà fare l'autocertificazione per poterci portare i regali che non constatare un probabile imminente collasso del nostro sistema sanitario.

Allora ci siamo detti: perché non fare una breve incursione nel mondo della fantascienza? Magari guardando le cose da una prospettiva diversa saremo in grado di ristabilire le giuste priorità!

Quindi, sperando di farvi una piacevole sorpresa, in queste settimane che ci separano dalle festività natalizie, vi faremo compagnia con alcune opere che illuminano il Natale con un bagliore fantascientifico.

Iniziamo questo nostro breve viaggio con il racconto Buon Compleanno, caro Gesù, scritto dal buon Frederick Pohl nel 1957, ma pubblicato in Italia solo nel 1965.

Con poche, ma deliziose ed efficaci pennellate, cariche d’irriverente ironia, Pohl stigmatizza il Natale dei supermercati e della pubblicità. La sua, infatti, è una storia satirica in cui viene preso di mira il consumismo commerciale e pubblicitario che ruota intorno alla festività, portato a un livello parossistico molto realisticamente anticipatorio della situazione attuale.

Il responsabile di un grande centro commerciale (che inizia ad essere nel pieno delle vendite natalizie già agli inizi di settembre), durante il periodo natalizio, si innamora di una sua dipendente. La donna però proviene da una famiglia molto credente e disprezza il consumismo sfrenato che circonda il Natale. L’amore costringerà il protagonista a mettersi in discussione. Dopo una serie di scene, che mettono in ridicolo lui ed in risalto la sua ignoranza, simbolo dell’intera società consumistica, lo spasimante riuscirà ad ottenere la mano della sua amata.

Autore estremamente corrosivo e caustico, Frederick Pohl, che fu, come abbiamo già visto, uno dei precursori della cosiddetta fantascienza sociologica, descrive un Natale precipitato nel vortice del commercio e delle leggi del Mercato e che, in base a precisi calcoli statistici e commerciali, s’impone già a partire da settembre con una pubblicità assordante a livello globale.

Come si può evincere dai dati di fatto, Pohl non è andato troppo lontano dalla nostra attualità!

Chi volesse leggere il racconto lo può trovare nell'antologia Un fantastico Natale. 31 Natali alieni  edita dalla Mondadori nel 1988.

Noi vi diamo appuntamento a martedì prossimo per una nuova strenna fantascientifica.

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