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Il futuro non è più quello di una volta

3 - 9 novembre 2020

Rubrica di approfondimento

Care amiche e cari amici, eccoci di nuovo insieme!

Questa settimana, per continuare a scandagliare l'intrinseca valenza politica di quella che consideriamo la “buona fantascienza” (sì è vero, implicitamente ammettiamo che per noi esiste anche una “pessima fantascienza”, ma non riuscirete ad estorcerci nulla di più!), proponiamo l'approfondimento dell'opera Straniero in terra straniera, un romanzo scritto da Robert Anson Heinlein e pubblicato nel 1961.

Il libro, il cui titolo è una citazione biblica di Mosè, fu un best seller e attrasse molti lettori che normalmente non avrebbero letto fantascienza. Straniero in terra straniera è uno dei romanzi che ha maggiormente contribuito a dare a Heinlein la fama di autore innovativo e fuori dagli schemi. Il protagonista Michael Valentine, nato durante la prima missione umana su Marte e unico sopravvissuto alla spedizione, è stato cresciuto dai marziani. Quando torna sulla terra, è completamente inconsapevole di molti aspetti della civiltà terrestre e degli strani poteri che i marziani gli hanno conferito. La sua condotta è considerata anticonformista e spregiudicata. Un ricco avvocato californiano, l'irascibile Jubal Harshaw, che nel romanzo rappresenta la figura dello stesso Heinlein, lo protegge dall’avidità dei politici terrestri, ma la figura di Valentine è destinata a creare un conflitto insanabile.

Considerato rivoluzionario nel 1961, all’epoca della sua uscita, e tuttora citato come anticipatore del movimento hippy, Straniero in terra straniera è un libro politicamente ambiguo e contraddittorio: aspetti liberali e libertari si sovrappongono, in una scena di libertà sessuale e di sfrenata ricchezza.

In generale, le opere di Heinlein, da molti considerato un noto reazionario, propagandano le libertà sessuali e personali, ma sostengono la necessità di non porre freni al capitalismo. Fantascienza molto politica, certamente, ma dai connotati quasi neoliberisti, che non riesce a comprendere la differenza tra libertà personali e sociali.

Infine alcune curiosità.

Come per molte altre opere letterarie influenti, Straniero in terra straniera ha introdotto una nuova parola nell'inglese: grok, che nel linguaggio marziano inventato da Heinlein significa letteralmente bere e figurativamente comprendere, amare. Questa parola è diventata comune tra appassionati di fantascienza, hippie e hacker, ed è stata registrata ufficialmente nell'Oxford English Dictionary.

Straniero in terra straniera viene anche spesso citato come il romanzo che contiene la prima descrizione del letto ad acqua, un'invenzione che fece il suo debutto nel mondo reale qualche anno più tardi, nel 1968.

Bene, non aggiungiamo altro, vi auguriamo una buona lettura e vi diamo appuntamento al prossimo martedì.

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