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martedì

13

febbraio

Il barone rampante con Francesca Caputo

Il barone rampante con Francesca Caputo

13 febbraio 2024 ore 11:00

Alfabeto Calvino

Diciottesimo appuntamento martedì 13 febbraio ore 11 alla Biblioteca Fabrizio Giovenale con Alfabeto Calvino, il ciclo di incontri organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Doppiozero, per approfondire i temi e le opere di Calvino attraverso le voci di esperti, docenti e scrittori. 

Tema dell'appuntamento con Francesca Caputo: Il barone rampante

Il barone rampante è la storia  di un ragazzo, Cosimo Piovasco di Rondò, che “s’arrampica per una bizza sugli alberi e decide di non scendere più a terra e d’albero in albero caccia, combatte, studia, amoreggia e viene infine rapito da una mongolfiera. L’azione ha per sfondo il tardo Settecento pieno di fermenti storici e culturali, e culmina con la Rivoluzione francese, le guerre napoleoniche e la Restaurazione. V’intervengono briganti, pirati barbareschi, gesuiti, framassoni, dame galanti, sanculotti, cosacchi, e, in ultimo, Napoleone stesso”. Così Calvino nella quarta di copertina della prima edizione, uscita da Einaudi nel 1957. La vicenda si svolge in un inventato piccolo paese della riviera ligure di Ponente, vicino al confine con la Francia, Ombrosa, ed è raccontata dal fratello minore del protagonista, Biagio. Se Cosimo è ribelle, intraprendente, anticonformista, Biagio è pacato, moderato, ragionevole.

Il libro, il più lungo e “romanzesco” di Calvino, è un omaggio dell’autore alle sue letture preferite, i libri d’avventure, i romanzi storici, i poemi cavallereschi, i contes philosophiques settecenteschi. Scritto all’indomani dell’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica è anche una riflessione ‘per immagini’ su impegno e disimpegno, sul ruolo dell’intellettuale nella società.

Ma è soprattutto un romanzo da leggersi con “curiosità e speranza e meraviglia”. Perché è un libro estroso, scoppiettante, pieno di trovate, messe in atto  da Cosimo, novello Robinson, nella sua isola in cima agli alberi. È un libro che ci racconta una travolgente storia d’amore, che sboccia da bambini fra due personaggi dal temperamento forte e ostinato. Perché è un libro che ci immerge nella natura, e denuncia ante litteram i pericoli che l’ambiente corre a causa della “furia della scure”. Perché è un libro che fa pensare quale distanza tenere dalle cose e dagli altri per poterli capire e agire con consapevolezza e partecipazione. 

Francesca Caputo dal 2015 Professore associato di Letteratura Italiana Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi Milano Bicocca.

Fa parte del Comitato Scientifico della rivista “Autografo” del Centro per gli Studi sulla Tradizione Manoscritta di Autori Moderni e Contemporanei dell’Università di Pavia. È presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Luigi Meneghello e, con Ernestina Pellegrini, esecutrice letteraria dello scrittore.

I suoi interessi di ricerca si sono orientati in particolare verso lo studio di alcuni narratori dell'’800 e del ’900 (Carlo Dossi, Emilio Lussu, Leonardo Sciascia, Italo Calvino, Clara Sereni…) con specifico riguardo al processo di genesi del testo, alla fisionomia linguistico-stilistica degli autori, al valore delle dinamiche dialogiche e alla raffigurazione della disabilità in letteratura. Ha dedicato numerosi saggi in particolare alle figure e ai libri di Luigi Meneghello e Gesualdo Bufalino, curandone anche l’opera nei Meridiani Mondadori e nei Classici Contemporanei Bompiani.

Sul numero 1 del 2019 del «Bollettino di Italianistica» ha pubblicato il saggio Calvino secondo Cavilla. L'edizione scolastica del Barone rampante.

Fra le ultime pubblicazioni i saggi alle riedizioni dei libri di Meneghello I piccoli maestri («C’è dentro tutto quello che sento della Resistenza». La “materia” e la “forma” dei Piccoli maestri, BUR, 2022) e Fiori italiani («Io non posso professare che degli interrogativi». L’educazione secondo Meneghello, BUR, 2022), la curatela di un volume di scritti ‘sportivi’ di Meneghello con testi inediti (Spor. Raccontare lo sport tra il limite e l’assoluto, BUR 2022), e saggi su Clara Sereni (I destini asincroni dei personaggi disabili di Clara Sereni, in Per Clara Sereni, scrittrice impura e sconfinante, a cura di F. Caputo, Cierre 2021; Il filo dei racconti di Clara Sereni. “Manicomio primavera” e “Eppure”, in «Radici aeree». Studi, testimonianze e riflessioni su Clara Sereni, a cura di S. Casini, P. V. Scricciolo, F. Scrivano, Ali&no 2023).

 

Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Biblioteche di Roma.

Il progetto, nell’ambito degli eventi promossi dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, fa parte del programma Roma 100 Calvino – Roma racconta Calvino è proposto da Biblioteche di Roma, in collaborazione con l’Associazione Culturale Doppiozero.

Fa parte di

Alfabeto Calvino - 20 incontri in 20 biblioteche