martedì
25
maggio
Gli insulti del giovane Dante: Poesia e Politica a Firenze
25 maggio 2021
Conferenze in lingua italiana dell‘Ecole française de Rome in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut français-Italia, l’Institut français-Centre Saint-Louis, Fondazione Primoli e il patrocinio della Casa di Dante in Roma
Nel 1293 l’evoluzione della situazione politica allontana Dante e Forese. Il conflitto che scoppia tra la componente più radicale del Popolo e i magnati (letteralmente i “grandi”), nobili d’origine antica o recente che non accettano di conformarsi agli ideali della concordia e del bene comune, è lo sfondo sul quale si leggono gli insulti che i due vicini si scambiano intorno al 1294. Rinfacciandosi reciprocamente dei vizi stereotipati, tracciano i contorni dei loro rispettivi gruppi sociali e prendono parte così al dibattito che infiamma la città.
Tema delle conferenze:
La “tenzone” (competizione poetica articolata in provocazioni e risposte) con Forese Donati occupa un posto particolare tra le opere di Dante. Si compone di tre sonetti ingiuriosi nei quali Dante accusa il suo vicino di impotenza, povertà miserabile, furto e ingordigia, nonché dei sonetti di risposta, attraverso i quali Forese accusa a sua volta Dante d’essere figlio di un usuraio, di non disporre di ricchezze sufficienti e di non essere stato capace di compiere una vendetta. Scritto poco dopo le poesie d’amore e la Vita Nova, questo scambio non ha mai smesso di far discutere i ricercatori, che lo hanno classificato come sperimentazione stravagante e addirittura considerato come un falso. Al contrario, una volta collocata nel contesto del conflitto tra “magnati” e “popolani” che contraddistingue la Firenze degli anni 1290, la tenzone diviene una fonte storica importante del progetto popolare volto a disciplinare i comportamenti dei magnati e della reazione di quest’ultimi. Questa interpretazione collega lo scambio poetico al primo impegno politico di Dante (che avviene negli stessi anni) e permette così di riconoscere la sua coerenza nel percorso biografico dell’autore della Commedia.
Tema delle conferenze:
La “tenzone” (competizione poetica articolata in provocazioni e risposte) con Forese Donati occupa un posto particolare tra le opere di Dante. Si compone di tre sonetti ingiuriosi nei quali Dante accusa il suo vicino di impotenza, povertà miserabile, furto e ingordigia, nonché dei sonetti di risposta, attraverso i quali Forese accusa a sua volta Dante d’essere figlio di un usuraio, di non disporre di ricchezze sufficienti e di non essere stato capace di compiere una vendetta. Scritto poco dopo le poesie d’amore e la Vita Nova, questo scambio non ha mai smesso di far discutere i ricercatori, che lo hanno classificato come sperimentazione stravagante e addirittura considerato come un falso. Al contrario, una volta collocata nel contesto del conflitto tra “magnati” e “popolani” che contraddistingue la Firenze degli anni 1290, la tenzone diviene una fonte storica importante del progetto popolare volto a disciplinare i comportamenti dei magnati e della reazione di quest’ultimi. Questa interpretazione collega lo scambio poetico al primo impegno politico di Dante (che avviene negli stessi anni) e permette così di riconoscere la sua coerenza nel percorso biografico dell’autore della Commedia.
La conferenza si svolgerà in lingua italiana in modalità ibrida (sia in presenza nel limite dei posti disponibili che online)