Cari lettori, avete salutato come si conviene il 2020? Mentre gettiamo via l'attento elenco di tutto ciò che vogliamo lasciarci alle spalle – e si è trattato per molti, se non per tutti, di una lista lunga e articolata – andiamo a scoprire due fumetti, presenti nelle classifiche annuali stilate dal New York Times nel 2020.

I critici della testata statunitense, Ed Park e Hillary Chute, hanno inserito un italiano nell’elenco dei migliori dieci graphic novel del 2020. Stiamo parlando di Gian Alfonso Pacinotti, alias Gipi e del suo fumetto Unastoria. Il libro è stato pubblicato in Italia da Coconino Press nel 2013, ma è arrivato negli USA solo la scorsa estate, con il titolo One Story, grazie alla casa editrice Fantagraphics. Secondo Ed Park, Unastoria «evoca l’enigma modernista del connettere ogni cosa. Il lettore passa attraverso le sue molteplici linee temporali, gli stati mentali e il suo stile frammentato (acquerelli luminosi su una pagina, ragnatele impazzite su un’altra), sapendo che tutto fa parte di un singolo ritratto, senza capire esattamente come. Silvano Landi, che soffre per una crisi psicotica alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno, ai giorni nostri, è ossessionato dall’annichilente esperienza di vita del nonno che è stato al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Teorie farneticanti e storie segrete si intrecciano come un magnifico puzzle in un libro che chiede solo di essere riletto». Unastoria è stato candidato al Premio Strega nel 2014, rientrando tra i dodici finalisti: per la prima volta un romanzo a fumetti ha concorso per questo prestigioso riconoscimento letterario, suscitando un acceso dibattito, tutto italiano, sull’opportunità della partecipazione di un fumetto ad un premio di stampo più marcatamente letterario.

Passando ad un'altra lista del NY Times, che riguarda invece i 100 migliori libri del 2020, troviamo sotto i tag Nonfiction e Memoir un fumetto, questa volta americano: si tratta del graphic novel La solitudine del fumettista errante di Adrian Tomine, edito nel 2020 da Drawn & Quarterly e tradotto in italiano per Rizzoli da Vincenzo Filosa. Definito da Alan Moore «il più onesto e acuto ritratto di un sistema con il quale non vorrei avere più nulla a che fare», La solitudine del fumettista errante ironizza sul fandom del fumetto, attraverso l’autobiografia agrodolce di un disegnatore indipendente negli Stati Uniti, dalla sua infanzia negli anni Ottanta, fino ai nostri giorni. Tomine è riuscito a realizzare il suo sogno di bambino, diventando un acclamato cartoonist, ma gli episodi narrati in questo taccuino di memorie non sono il racconto delle tappe compiute verso il successo: l'autore restituisce, attraverso bizzarri e amari aneddoti della sua vita, quel senso generale di disagio e frammentazione, proprio di una generazione di disegnatori affermatasi in una realtà dove il fumetto indie costituiva – e forse costituisce ancora – una «nicchia nel panorama dell’editoria a fumetti nordamericana, che ruota attorno a due case editrici di culto, la Fantagraphics di Seattle e la Drawn&Quarterly di Montreal, e ad autori che sono forse più celebrati in Europa che in patria» (Lucca Comics, gli ultimi americani di Pietro Scarnera). «Tomine, oggi considerato un maestro del graphic novel» scrivono i critici del New York Times «torna al racconto autobiografico, in un libro che lascia sfogo alla rabbia e alla fragilità sempre vivi appena sotto la superficie dei suoi limpidi disegni».

Unastoria di Gipi e La solitudine del fumettista errante di Adrian Tomine sono entrambi disponibili per il prestito su Bibliotu.

Nelle Biblioteche di Roma potete trovare anche altri libri di questi due autori. Date un’occhiata alle seguenti bibliografie:

- Lista delle opere di Gipi

- Lista delle opere di Adrian Tomine

CLICCANDO QUI potete leggere tutte le puntate della rubrica.