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Ferdinand Guillame
19 - 26 dicembre 2020
Ferdinand Guillaume, conosciuto con i nomi d'arte 𝐓𝐨𝐧𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 e 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐝𝐨𝐫, è stato uno dei primi grandi artisti del periodo d'oro del cinema muto italiano degli inizi del Novecento, ed in particolare uno dei primi protagonisti delle comiche poi denominate "slapstick", precursore della commedia comica statunitense.
Discendente di una famiglia di artisti circensi, cominciò ad esibirsi da giovane come clown musicale, ginnasta e saltatore.
Dal circo Ferdinand apprese l'arte dello spettacolo nelle sue varie sfumature, specializzandosi in un numero di acrobazia che porterà in giro nelle piazze e nei teatri europei.
Nel 1908, durante un'esibizione a Roma, venne notato dai dirigenti della casa di produzione cinematografica Cines, che lo metteranno sotto contratto per girare delle comiche. Nacque così il personaggio di 𝐓𝐨𝐧𝐭𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢, protagonista di diverse gag, che lo porterà a realizzare in poco più di un anno oltre un centinaio di comiche a un ritmo ossessivo.
Positiva fu l'accoglienza del pubblico che imparò subito ad apprezzare la comicità di Tontolini, i suoi funambolismi e la grande espressività facciale, i suoi occhi vivaci e la buffa fisicità.
Dal 1910 Ferdinand Guillaume, con la collaborazione della famiglia, interpretò un centinaio di comiche con la Pasquali Film, non più con il nome di Tontolini, rimasto di proprietà della Cines, ma inventandosi il nuovo personaggio 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐝𝐨𝐫 (nome tratto da una vecchia commedia francese dove c’era un cameriere duro di orecchi, chiamato appunto Polidor) e con questo appellativo conobbe anche la notorietà internazionale.
Nel 1911 fu interprete di Pinocchio nella prima trasposizione cinematografica, di quasi 50 minuti, del burattino. Si trattava di un film muto liberamente ispirato al romanzo di Carlo Collodi, prodotto Cines (Roma) e per la regia di Giulio Antamoro.
Gli anni successivi alla “Grande guerra”, segnarono la fine della produzione cinematografica del periodo muto di Polidor. Dopo aver resistito per qualche tempo all'invasione dei comici americani, abbandonò il cinema.
Gli anni Venti videro il ritorno di Polidor nei teatri di vaudeville. Fondatore del 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐢𝐬𝐚𝐭𝐚, perfezionò uno spettacolo di varietà che ripropose in tournée itineranti per la Penisola, che lo vide direttore e protagonista guastatore di numeri altrui di comici, acrobati, danzatori, musicisti.
Tornò sul grande schermo negli anni Trenta con pellicole come 'Il corsaro nero' (1937), una manciata di apparizioni negli anni quaranta e nel 1950 la partecipazione alla rivista di Nino Taranto.
Venne riscoperto da 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐅𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐢, memore delle sue comiche giovanili, che ne fece un fraticello che sapeva riconoscere la grazia degli umili ne "Le notti di Cabiria" (1957) e poi un vecchio clown ne "La dolce vita" (1960), rilanciandolo così come vecchio caratterista felliniano.
Ferdinand Guillaume è scomparso all'età di 90 anni il 3 dicembre del 1977 a Viareggio, città adottiva e nella quale risiedeva dal 1946.
Risorse in rete:
Risorse Bibliotu:
inserita 21/12/20