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mercoledì

10

luglio

Dittico Dantesco

Dittico Dantesco

10 luglio 2024 ore 17:30

Presentazione dei libri

Mercoledì 10 luglio alle ore 17.30 la Biblioteca Joyce Lussu ospiterà un pomeriggio dedicato a Dante: Dittico Dantesco con Dario Pisano, professore, dottore di ricerca in Italianistica, autore di numerosi scritti su Dante e collaboratore con la RAI con programmi dedicati alla divulgazione della poesia dantesca.

Attraverso i libri Aulente fiore. La poesia in Italia prima di Dante (edizioni Efesto) e Parla come Dante (Newton Compton Editori) Dario Pisano offrirà ai lettori un piacevole viaggio alla riscoperta della poesia italiana delle origini e alla grandezza e attualità della lingua di Dante.

Aulente Fiore è un’antologia di testi poetici duecenteschi, corredati da un commento e da una parafrasi in italiano corrente che offre al lettore tutti i comfort per godersi il viaggio intellettuale proposto in queste pagine. Il volume racconta – attraverso gli opportuni riferimenti intertestuali – i debiti che la poesia moderna e contemporanea ha accumulato verso quella del XIII secolo, la quale è rinata a vita nuova in autori come Giuseppe Ungaretti (attento studioso di poesia pre-dantesca), Giorgio Caproni (il più duecentesco tra i poeti novecenteschi), Pier Paolo Pasolini e Giovanni Giudici (entrambi nutriti di cultura medioevale e trobadorica). E moltissimi altri. Come un roseto dunque, il libro custodisce i fiori ancora in boccio della nostra antica poesia, anticipando qualcosa del loro futuro splendore.

Parla come Dante ospita una ricognizione dei più famosi ma anche dei meno noti versi di Dante entrati nella lingua quotidiana, per lo più usati da chi parla senza la consapevolezza della loro provenienza. A molti di noi è capitato spesso di esclamare, in qualità di invito a non perdere tempo con persone che non meritano la nostra attenzione, «Non ti curar di lor, ma guarda e passa!» (prima curiosità: la citazione è sbagliata! Dante scrive: «Non ragioniam di lor…»). E chi non conosce il verso «Amor ch’a nullo amato amar perdona», che tanta fortuna ha avuto nella musica italiana? Ma cosa significa? E quante volte abbiamo detto a un amico – pieno di guai fino al collo – «stai fresco»? Che cosa hanno in comune queste espressioni e le tante altre raccolte nel libro? La medesima paternità. Nascono tutte dalla penna di Dante Alighieri, il massimo genio linguistico della storia, il quale – con la sua Divina Commedia – ha incrementato vertiginosamente il patrimonio lessicale dell’italiano.