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"Distopika" di Claudia Bellocchi
Esposizione
Se l'utopia è l’ideale di una società giusta, il viaggio verso mondi alternativi che dovrebbero assicurare ordine e serenità, la distopia tende a rappresentare una società distorta, indesiderabile: una visione del futuro cupa e angosciante.
La distopia amplifica e rende tangibili quelle tendenze negative che si radicano nella realtà, mostrandone le gravi antinomie. Essa si presenta come il risultato di germi già insidiatisi nella società o delle sue paure, affinché si avverta l'urgenza di mutare quelle strutture e quegli atteggiamenti che, se lasciati liberi, porterebbero a uno scenario infernale. Fa emergere ciò che l’utopia celava, permettendo di vedere qualcosa che prima non appariva.
Un'operazione che spesso, sia dal punto di vista narrativo che da quello figurativo, giunge al grottesco.
Grottesco come abolizione delle proporzioni, dell’ordine rassicurante del mondo, come dissoluzione dell’identità o come negazione dello slancio vitale e atrofizzazione in forme ossificate, calcinate.
Un grottesco che ricorre a figure ‘antiestetiche’ usate per rappresentare il sostrato di angoscia della società o di una sua parte: emblema di una realtà fatta di punti oscuri, risvolti negativi, alterazioni causate da una moralità al contrario. Una società multiforme e deforme che vive nel disagio continuo di scoprirsi fragile e degradata.
L’abolizione di ogni forma di estetica comporta conseguentemente una svolta improvvisa dal sogno all’incubo, svelando le paure ancora più profonde.
Ecco dunque in Distopika esseri grotteschi che presentano tracce di umanità. Personaggi senza tempo antichi ma anche moderni o futuribili, tesi a rappresentare le nostre paure o ad oggettivare nelle forme i punti oscuri che molto spesso neghiamo o imbellettiamo per non discutere della realtà.
Distopika di Claudia Bellocchi
opere in grande formato su arpillera (tela grezza di yuta) in carboncino e spray dorato
inaugurazione sabato 4 settembre 2021 dalle ore 17 alle 19.30, con la presenza dell'artista
la mostra sarà visitabile fino al 19 settembre negli orari di apertura della Biblioteca:
- domenica 5: 10-16
- martedì 7: 10-16
- mercoledì 8: 9-17
- giovedì 9: 11-17
- venerdì 10: 9-15
- sabato 11: 10-16
- martedì 14: 10-16
- mercoledì 15: 9-17
- giovedì 16: 11-17
- venerdì 17: 9-15
- sabato 18: 10-16
- domenica 19: 10-16
per accedere alle sale della mostra sono necessarie la prenotazione
(tel. 06 45460690 - e-mail villinocorsini@bibliotechediroma.it)
e l'esibizione della certificazione verde Covid 19, corredata da un documento di identità (la disposizione non si applica ai minori di 12 anni e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica).