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Diario di un biblionauta

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11 - 17 maggio 2022

Rubrica di curiosità

Care biblionaute e cari biblionauti, è ufficiale, entro il 2026 Milano avrà la nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (BEIC). È la rivincita di un progetto di cui si parla da molto tempo e che, dopo essere stato messo nel cassetto e abbandonato per quasi due decenni, finalmente sta per diventare realtà grazie al Piano Nazionale per gli investimenti strategici complementari al PNRR.

L’idea di una grande Biblioteca europea risale al 1999. Il progetto originario, firmato da Peter Wilson e giunto nel 2008 alla fase esecutiva, non è stato realizzato per mancanza di finanziamenti. Ma il “sogno” della biblioteca europea a Milano non è mai stato veramente accantonato. Nel 2012, ad esempio, l'amministrazione realizzò una ”versione ridotta” nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana denominato City Life. Ora quel sogno, guerra permettendo, è destinato a diventare una realtà.

Milano, dopo venti anni di attesa, avrà finalmente una biblioteca moderna che coniuga tradizione e innovazione e doterà la città di un polo culturale di nuova generazione pensato con uno sguardo internazionale, ecosostenibile e digitale. Il gruppo di lavoro tecnico, istituito nel marzo 2021, ha rivisitato in chiave contemporanea le funzioni della biblioteca che, rispetto all'idea originaria di tanti anni fa, assumerà anche le funzioni attualmente svolte dalla Sormani in qualità di biblioteca Centrale del sistema milanese.

La nuova biblioteca dovrà soddisfare specifici criteri di progettazione: un’elevata ecosostenibilità, l’utilizzo di tecnologie che ne rendano immediata la fruizione per le abilità di qualsiasi utente, un atrio di ingresso che sia al tempo stesso un collegamento con gli spazi verdi esterni e dovrà avere un ruolo strategico nella riqualificazione dell’area urbana presso cui sorgerà. I numeri sono rilevanti: 30.000 metri quadrati, 2000 posti a sedere, 160.000 volumi e pubblicazioni a scaffale aperto, oltre a un magazzino robotizzato con 2 milioni e mezzo di volumi. La Biblioteca Europea di Informazione e Cultura è una biblioteca di nuova concezione, almeno per l’Italia, che riprende spunti offerti dalla fisionomia di alcune delle maggiori biblioteche al mondo.

La BEIC, che viene a colmare anche una lacuna a livello nazionale, intende rivolgersi all’intera comunità metropolitana e non solo: il comune cittadino di qualsiasi età che sia mosso da una semplice curiosità o da un interesse legato all’attualità o alla sua vita quotidiana, ai suoi rapporti con la società civile e le istituzioni; lo studente che intenda coltivare alcuni settori di studio; lo studioso e il ricercatore che abbiano l’esigenza di ampliare lo spettro della propria ricerca oltre i rigidi schemi degli specialismi; i professionisti, gli imprenditori, e quanti possano avere la necessità di documentarsi su un qualsiasi campo di attività o di aggiornare il proprio bagaglio di conoscenze professionali.

Come tutte le più grandi biblioteche del mondo, la BEIC si propone di aderire a tutte le pieghe della domanda espressa e inespressa di servizi di accesso alla conoscenza e quindi di raggiungere fasce di pubblico più numerose e diversificate di qualsiasi altro servizio culturale. La nuova Biblioteca intende riunire in sé i caratteri di una grande biblioteca di pubblica lettura con quelli di una biblioteca di ricerca di livello europeo; non dovrà soltanto trasmettere il sapere, ma sarà concepita come un luogo di produzione culturale, di espressione della creatività, di sviluppo delle capacità critiche. Auguriamoci che l’esecuzione del progetto sia celere e rispetti i tempi indicati, ma soprattutto che non subentrino brutte sorprese.

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