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13 - 19 aprile 2022

Rubrica di curiosità

Care biblionaute e cari biblionauti, proseguendo con le nostre incursioni nell'affascinante mondo delle biblioteche italiane ecco un altro acronimo da sciogliere: SBN ovvero Servizio Bibliotecario Nazionale, il cuore pulsante dell'ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche).

Servizio quindi e non Sistema come molti erroneamente equivocano. La distinzione, è bene sottolinearlo, non è formale. Il Servizio Bibliotecario Nazionale è la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero della Cultura con la cooperazione delle Regioni e dell'Università, coordinata dall'ICCU. La sua nascita viene datata al 2 gennaio del 1986, con l’entrata in funzione del primo Polo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dopo una gestazione di alcuni anni iniziata nel 1980.

Il Servizio Bibliotecario Nazionale ha l’obiettivo di superare la frammentazione delle strutture bibliotecarie, propria della storia politico-culturale dell'Italia. Riunisce biblioteche statali, di enti locali, universitarie, scolastiche, di accademie e istituzioni pubbliche e private operanti in diversi settori disciplinari: si tratta, di fatto, della più grande infrastruttura culturale italiana e del primo progetto, nell’ambito della cultura, di cooperazione interistituzionale.

Le biblioteche che partecipano a SBN sono raggruppate in Poli locali costituiti da un insieme più o meno numeroso di biblioteche che gestiscono tutti i loro servizi con procedure automatizzate. Il fulcro del Servizio Bibliotecario Nazionale è il catalogo collettivo, informatizzato dal 1997.

Ciò che rende possibile tale integrazione è la catalogazione partecipata: in SBN un determinato documento viene catalogato solo dalla prima biblioteca – tra quelle aderenti alla rete – che lo acquisisce; tutte le altre biblioteche, per catalogare il medesimo documento, ne catturano la descrizione bibliografica già presente sull’Indice (il sistema gestionale riservato alle attività delle biblioteche) aggiungendo la propria localizzazione.

“Cooperazione” è la parola chiave per il futuro delle biblioteche.

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