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martedì
19
marzo
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24
marzo
Casina da Tito Maccio Plauto: l'ultima commedia del poeta, trionfo del difetto umano
19
-
24 marzo 2013
Teatro Parioli dal 19 al 24 marzo
Storie di infedeltà coniugale, rivalità tra servi, tra genitori e figli, invidie tra amiche, piccoli dispetti, grandi scherzi. E’ il trionfo del difetto umano. E qui il difetto non è solo una stortura di cui ridere, è anche segno di una debolezza, o di un sogno agognato,
vuoi il desiderio della libertà, oppure l’illusione di sconfiggere il tempo innamorandosi di una donna più giovane; e il gran da fare che si danno tutti alla fine si sgonfia come una bolla di sapone nello sberleffo più grosso, e squarcia un velo su uno scenario nuovo, quello di una sconfitta grottesca e malinconica, un pentimento privato, intimo, addirittura sincero. E la vita continua.
Oggi la potenza di quei personaggi risulta appannata dal passare dei millenni, ma solo perché non siamo più in grado di capirla. E’ cambiata la società ed è cambiata la familia, motore di tutta la comicità plautina. Questa riscrittura, che cala le vicende nel contesto storico, nella Roma repubblicana, guerriera e contadina (non a caso i due protagonisti sono l’armigero e il fattore) riallaccia le connessioni tra il presente e il passato perché ci fa spettatori del passato come se quel passato fosse il nostro presente.
Sul palco due attori si alternano a coprire tutti i ruoli. Rimasti soli per un artifizio che si svelerà, entrano ed escono dai personaggi sotto gli occhi del pubblico, sudano, si strappano i vestiti e la parte, pedine di un gioco più grande di loro: il teatro nel teatro. Gli attori sono gli ultimi due personaggi plautini post litteram, pieni di difetti, egocentrici e bugiardi, malati per la risata, ma in fondo eroi, animati dalla stessa voglia di far teatro che portò Plauto ragazzino a cercare fortuna a Roma.
“Casina è l’ultima commedia di Plauto, quella che scrisse poco prima di morire; è l’opera in cui la maturità consacrata del poeta ci regala un intreccio senza “distrazioni” e una ricchezza umana insolita che trae forza dalle passioni e dai sentimenti.
Biglietto ridotto Bibliocard
Oggi la potenza di quei personaggi risulta appannata dal passare dei millenni, ma solo perché non siamo più in grado di capirla. E’ cambiata la società ed è cambiata la familia, motore di tutta la comicità plautina. Questa riscrittura, che cala le vicende nel contesto storico, nella Roma repubblicana, guerriera e contadina (non a caso i due protagonisti sono l’armigero e il fattore) riallaccia le connessioni tra il presente e il passato perché ci fa spettatori del passato come se quel passato fosse il nostro presente.
Sul palco due attori si alternano a coprire tutti i ruoli. Rimasti soli per un artifizio che si svelerà, entrano ed escono dai personaggi sotto gli occhi del pubblico, sudano, si strappano i vestiti e la parte, pedine di un gioco più grande di loro: il teatro nel teatro. Gli attori sono gli ultimi due personaggi plautini post litteram, pieni di difetti, egocentrici e bugiardi, malati per la risata, ma in fondo eroi, animati dalla stessa voglia di far teatro che portò Plauto ragazzino a cercare fortuna a Roma.
“Casina è l’ultima commedia di Plauto, quella che scrisse poco prima di morire; è l’opera in cui la maturità consacrata del poeta ci regala un intreccio senza “distrazioni” e una ricchezza umana insolita che trae forza dalle passioni e dai sentimenti.
Biglietto ridotto Bibliocard