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Casa della Memoria e della Storia: KIRIKÙ E LA STREGA KARABÀ - HEART – QUAKE
Giovedì 17 dalle 17.30
Proiezione del film KIRIKÙ E LA STREGA KARABÀ regia di Michel Ocelot (1999, Francia - 75').
A seguire il documentario HEART – QUAKE regia di Mark Olexa (2010, Italia - 52').
Kirikù e la strega Karabà
Il lungometraggio animato Kirikù e la strega Karabà è un miracolo africano che si realizza grazie alla riconquista dell'elemento essenziale della vita: l'acqua. "Possiamo vivere senza l'oro ma non senza l'acqua", dice l'umile e genuina madre del piccolo Kirikù, perché l'acqua è vita e chi controlla le fonti d'acqua controlla la vita altrui. E non è un caso che anche in questo racconto dell'Africa occidentale la perfida e potente strega Karabà impone il suo dominio assoluto sull'intero villaggio facendo credere che ha prosciugato la sorgente e ha mangiato decine di uomini che hanno osato sfidarla. Ecco il messaggio: la miseria, l'ignoranza e la viltà esistono laddove attecchisce e si diffonde la superstizione; per contro la saggezza, l'intelligenza e il coraggio si impongono quando si persegue e si conquista la verità. E in questa travolgente favola dai mille colori surreali e dalle note incantevoli di Youssou N'Dour il piccolo Kirikù è il messaggero predestinato a salvare la sua gente dalle tenebre della superstizione. Grazie al simpatico Kirikù potremo fare una salutare immersione totale in una cultura da riscoprire e salvare, dove il materialismo lascia il posto alla spiritualità, dove la frenetica corsa alla ricchezza e al potere si piegano di fronte alla semplicità e alla forza dell'animo, dove l'odio e la violenza si dissolvono nell'amore.
Heart- Quake
Shpresa, una giovane donna di 26 anni, vive con cinque figli in una degradata campagna del Kosovo. Analfabeta e isolata, lei ed il marito non comprendono la gravità della malattia che ha il loro ultimo figlio affetto dalla sindrome di down, ma ora la situazione è molto seria. Così quando l'ASVI, associazione di volontari italiani, dopo aver sottoposto il bambino ad una serie di analisi propone a Shpresa un intervento al cuore che potrebbe salvare la vita del piccolo, lei si sente sollevata. La volontaria Marinella si occupa della sistemazione della madre e del figlio in un appartamento milanese dove i due vivranno giusto il tempo dell’operazione e della convalescenza prima di far ritorno in Kosovo. Ma nei giorni che precedono l’intervento, una serie di chiamate del marito a Shpresa trasformeranno quest'ultima da madre premurosa a donna distratta non più interessata alle cure dell'associazione. Un'agile camera cattura i vividi stati d'animo di Shpresa e le reazioni perplesse di Marinella di fronte ad una situazione che nessuno avrebbe potuto prevedere.
In collaborazione con ZeLIG School for Documentary.
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via San Francesco di Sales, 5 (Trastevere)
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