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Capolavori della letteratura

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Capolavori della letteratura

31 agosto - 12 ottobre 2023

Incontri letterari

Dal 31 agosto al 12 ottobre le biblioteche Goffredo Mameli, Villino Corsini e Quarticciolo ospitano “Capolavori della letteratura”, una rassegna di otto incontri letterari a cura della Fondazione De Sanctis nell’ambito dell’Estate Romana 2023-2024 promossa dal Comune di Roma.

La rassegna si articola in otto appuntamenti ad ingresso libero e gratuito dedicati alla cittadinanza e due appuntamenti riservati alle scuole. In ciascun incontro un ospite speciale introdurrà un maestro della letteratura mondiale attraverso uno dei suoi capolavori. La lezione racconterà la vita, le speranze, le paure dello scrittore scelto in connessione con l’opera presentata: il ritratto di un’esistenza singolare e dell’Esistenza umana. Gli ospiti coinvolti sono Francesco Piccolo; Veronica Raimo; Giulia Caminito; Giancarlo De Cataldo; Corrado Augias; Nadia Terranova; Antonella Lattanzi; Dacia Maraini. Ciascuno animerà uno degli appuntamenti con uno scrittore e un’opera da lui stesso scelta: Italo Svevo, Albert Camus, le grandi autrici trascurate dai programmi scolastici, Alessandro Manzoni, Elio Vittorini, Carlo Pisacane, Beppe Fenoglio e Goliarda Sapienza. Gli incontri si terranno in tre diverse biblioteche comunali di Roma (Teatro Biblioteca Quarticciolo, Biblioteca Goffredo Mameli, Biblioteca Villino Corsini - Villa Pamphilj).

Il ruolo delle biblioteche

Cuore e luogo della rassegna sono le biblioteche pubbliche, luoghi cruciali per riscoprire il valore del libro, della lettura, della cultura. Gli incontri propongono il libro e la letteratura come elementi fondamentali nella costruzione delle singole personalità, ma anche delle comunità. Con un’attenzione particolare agli studenti adolescenti, dal momento che proprio in questa fase della vita avviene una rottura con l’esperienza della lettura. Francesco De Sanctis, presidente della Fondazione De Sanctis spiega così la scelta delle tre biblioteche: “La scelta della biblioteca del Quarticciolo nasce dall’esigenza di sostenere la vita culturale di un quartiere periferico di Roma, una borgata storica della capitale in cui si registra, per diverse famiglie, una difficile situazione alloggiativa, che non ne favorisce il senso di appartenenza alla città e il legame con le istituzioni. Un quartiere, però, dove esiste anche una mobilitazione dei cittadini per migliorare le proprie condizioni di vita. E un teatro-biblioteca che è un punto di riferimento per la comunità locale, per gli adulti e per i giovani. La scelta delle altre due biblioteche è motivata dalla volontà di essere presenti in territori differenti, all’insegna della trasversalità. L’iniziativa lega simbolicamente un quartiere borghese come Monteverde, un quartiere come il Pigneto, che ha conosciuto un accelerato processo di gentrification – e in cui coesistono fasce più popolari, un alto numero di migranti, giovani artisti e studenti – e un quartiere popolare, il Quarticciolo, con una presenza significativa di edilizia pubblica e condizioni di vita più disagiate. Tutti questi territori costituiscono – insieme – la città. Non devono essere mondi separati e non comunicanti”.

 

Una rassegna sostenibile e inclusiva

“Capolavori della letteratura” è una rassegna progettata per rispettare e promuovere un comportamento sostenibile con allestimenti a basso impatto ambientale, ridotto uso di carta e solo riciclata, luoghi ben collegati con le linee dei mezzi pubblici per invogliarne l’utilizzo e ridurre l’impatto ambientale. Le tre biblioteche sono tutte accessibili anche alle persone con disabilità ed è previsto il Servizio di Interpretariato LIS a cura del Dipartimento Politiche Sociali e Salute - Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale realizzato dalla Cooperativa Segni di Integrazione.

 

CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI:

  • Giovedì 31 agosto 18:00 - Biblioteca Goffredo Mameli - Francesco Piccolo - “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo
  • Sabato 9 settembre 11:30 - Biblioteca Goffredo Mameli - Veronica Raimo - “Lo straniero” di Albert Camus
  • Martedì 19 settembre 17:30 - Villino Corsini – Villa Pamphilj - Giulia Caminito - Le scrittrici dimenticate (grandi autrici poco presenti nei programmi scolastici)
  • Sabato 23 settembre 11:30 - Biblioteca Teatro Quarticciolo - Giancarlo De Cataldo - Vita di Carlo Pisacane
  • Sabato 30 settembre 11:30 - Biblioteca Teatro Quarticciolo - Corrado Augias - “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni
  • Mercoledì 4 ottobre 17:30 - Biblioteca Teatro Quarticciolo - Nadia Terranova - “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini
  • Giovedì 5 ottobre 11:30 - Villino Corsini – Villa Pamphilj - Antonella Lattanzi – “Una questione privata” di Beppe Fenoglio
  • Giovedì 12 ottobre 17:30 - Biblioteca Teatro Quarticciolo - Dacia Maraini - “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza

 

Le dichiarazioni di alcuni degli scrittori coinvolti

 Francesco Piccolo: “Racconto i tormenti, le cadute, le goffaggini e gli esiti tragicomici di uno dei personaggi più straordinari della letteratura italiana: Zeno Cosini”. 

“Lo straniero” non è un libro che ti cambia la vita, ma ti aiuta a comprenderne l’insensatezza”, scrive Veronica Raimo

“Nell’ultimo decennio tante scrittrici del Novecento letterario italiano sono state riscoperte e ripubblicate. Il pubblico di lettori e lettrici ha potuto così interrogarsi sull’importanza della loro letteratura. Sono nate collane dedicate a questi recuperi, alcune sono diventate dei casi letterari, altre dopo un breve giro in libreria di sono inabissate nuovamente, persino sui social sono state create pagine per valorizzare queste autrici e farle conoscere al pubblico dei più giovani. Ma sono ancora moltissime quelle sommerse e dimenticate, quelle donne che hanno scritto libri di grande bellezza e intensità ma che sono state snobbate dall’editoria e dai premi. Quali sono i loro nomi e che cosa scrivevano? A che punto siamo in questa riscoperta? Cosa potrebbe cambiare nella scuola italiana se venissero finalmente insegnate anche le donne scrittrici? Un incontro per parlare della nostra letteratura dal punto di vista delle donne, le loro personalità, i loro successi, le loro sconfitte”, dichiara Giulia Caminito

“Fra tutti i patrioti risorgimentali Carlo Pisacane può oggi essere considerato emblematico di una modernità che siamo finalmente in grado di apprezzare di la’ da ogni facile retorica: perché oltre a combattere per l’idea di un’Italia unita fu il primo a considerare la necessità di una profonda riforma sociale - lui, nobile di alto rango, importò il Manifesto di Marx ed Engels - ed osò sfidare il perbenismo ipocrita dell’epoca rendendo pubblico il suo amore per una donna sposata”, scrive Giancarlo De Cataldo

Nadia Terranova descrive così il suo intervento: “Tra mito, allegoria e società: un viaggio nella Sicilia di Elio Vittorini”

“Il libro che la nostra generazione voleva fare, adesso c’è, e il nostro lavoro ha un coronamento e un senso, e solo ora, grazie a Fenoglio, possiamo dire che una stagione è compiuta, solo ora siamo certi che è veramente esistita: la stagione che va dal Sentiero dei nidi di ragno a Una questione privata”. Così scrive Calvino, nella Prefazione del 1964 al suo primo romanzo Il sentiero dei nidi di ragno, a proposito di Beppe Fenoglio e di Una questione privata. La stagione di cui parla Calvino è quella del neorealismo, e cioè della produzione letteraria figlia, in molti modi diversi, della Seconda guerra mondiale e della Resistenza. Una questione privata viene pubblicato nell’aprile del ’63, due mesi dopo la morte di Fenoglio, ed è il suo capolavoro. Un libro perfetto, che rende l’esperienza storica – la Resistenza – davvero una questione privata (sfuggendo così al didascalico, al manicheo, al resoconto documentaristico), che racconta di amore, giovinezza, dolore, morte, speranza, rinascita; e guerra. Un libro la cui lingua è fatta di lame e di musica, di ritmo e montaggio, un libro piccolo – poco più di cento pagine – ma gigantesco, che corre al galoppo verso uno dei finali più belli della letteratura italiana. Un romanzo in cui Fenoglio riesce a rendere la propria esperienza partigiana, la propria esperienza di vita e di Storia la storia di ognuno di noi. Una questione privata, appunto, perché questo libro ci racconta, ci scandaglia, ci rivela; dovunque siamo nati, in qualunque momento abbiamo vissuto, qualunque cosa abbiamo visto fatto o subìto, chiunque siamo”, commenta Antonella Lattanzi.

La Fondazione De Sanctis nasce nel 2007 su iniziativa dell’architetto Francesco De Sanctis, pronipote del critico letterario e Primo Ministro della Pubblica Istruzione. Il suo obiettivo è rendere l’eredità del letterato base di partenza per un progetto culturale che attualizzi l’opera e il pensiero di Francesco De Sanctis quale patrimonio collettivo e renderlo così materia viva e contemporanea, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Con questa prospettiva la Fondazione fa della diffusione internazionale dell’identità artistica, letteraria, filosofica e politica italiana la propria principale missione. Un’attenzione particolare è dedicata alle radici meridionali con uno sguardo attento sulle realtà culturali europee che da quelle stesse radici si sono sviluppate.

 

www.fondazionedesanctis.it

Ufficio stampa

Diletta Capissi – diletta.capissi2@gmail.com - +393358185695

 

 

Il progetto, promosso da Roma Capitale - Culture Roma Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.