Buongiorno! Oggi per la rubrica Books for Teens, dedicata ai nostri giovani lettori, in occasione della Festa della Liberazione, scopriremo “Dal pianto al sorriso” di Lia Levi, Piemme (2021) - età +10.

È l’aprile 2021 quando Lia Levi ritrova per caso questo breve romanzo nel dorso del diario di sua madre, custodito nel cassetto della sua scrivania. Il primo libro scritto dall’autrice, quando aveva solo dodici anni, durante la guerra. Levi racconta del periodo di occupazione nazifascista, delle leggi razziali, attraverso gli occhi di Marcella, bambina della sua età, figlia di una famiglia ebrea che non è quella di Lia, ma certo le somiglia molto. La Lia Levi appena adolescente immagina i tratti e i caratteri di ogni componente di quella famiglia: ci sono una mamma e un papà, c’è Marcella, giudiziosa e seria, e il fratello minore Bobi, che è tutto il contrario. Il testo originario viene qui riprodotto fedelmente, come prezioso documento storico, accompagnato da un'introduzione dell'autrice e da un dialogo immaginario tra la Lia di oggi e la Lia ragazzina di tanti anni fa.

Così scrive Lia Levi: È arrivato il 25 aprile 2021. In quel giorno sono stata chiamata a partecipare (su piattaforma) a una tavola rotonda dedicata alla Liberazione. Mio compito specifico era di ricordare quella di Roma, avvenuta tra il 4 e il 5 giugno 1944, quasi un anno prima rispetto al Nord  d’Italia. Di quei giorni entusiasmanti ero stata testimone diretta, anche se ragazzina. Ma c’è una cosa che mi è passata per la mente coma una folgorazione nel giorno della tavola rotonda. C’era qualcuno che quei momenti li aveva registrati dal vivo, a caldo, dopo il tanto atteso e sognato evento. Quel qualcuno era mia madre. Mostrare al pubblico delle righe scritte di getto quando la situazione era ancora palpitante poteva essere una scelta interessante un po’ per tutti. Così il vecchio diario è uscito dal cassetto dove aveva dormito tanto tempo, per contribuire al grande lavoro di trasmissione della Storia. Quando è finito il collegamento, mi è venuto naturale continuare a rigirarmelo fra le mani. Era proprio lui, come lo ricordavo: rinchiuso e protetto all’interno di una copertina di pelle marrone scuro, con in rilievo delle figure in toga da antichi Romani. E’ mentre lo apro e giro la pagina, che lo sguardo mi cade per la primissima volta su dei foglietti bianco-beige infilati fino al fondo di un risvolto della copertina di cuoio. Nessuno aveva mai fatto caso a dei quadratini di carta che potevano sembrare una riserva per altri eventuali scritti. Li estraggo, me li avvicino, li guardo sobbalzo. Lia Levo c’è scritto in mezzo al primo foglio, poi un titolo, Dal pianto al sorriso, e sotto ancora: Breve storia di nove mesi di dominazione tedesca. Scorro trepidante i fogli fino all’ultima pagina. In fondo, dopo la parola Fine, c’è una nota molto precisa, quasi da esperta in editoria: Finito di scrivere il 26-12-44, finito di copiare il 16.2.45.

Lia Levi è nata a Pisa e vive a Roma. Da bambina ha vissuto l'esperienza delle persecuzioni contro gli ebrei, prima con le Leggi razziali fasciste, poi con l'occupazione dei tedeschi in Italia. Si è salvata, insieme alle sorelle, trovando rifugio in un collegio di suore. Alla fine della guerra ha proseguito gli studi fino alla laurea in Filosofia. E, dopo una lunga carriera come giornalista, è ora tra le più affermate autrici italiane di romanzi per ragazzi e adulti. Ha pubblicato numerosi titoli con Il Battello a Vapore, tra cui: Un cuore da Leone, Cecilia va alla guerra, La ragazza della foto, Che cos'è l'antisemitismo? e Il Giorno della Memoria raccontato ai miei nipoti. Nel 2018 con il romanzo Questa sera è già domani (Edizioni E/O) ha vinto il Premio Strega Giovani.