Charles Dickens, Le avventure di Oliver Twist
Traduzione di Bruno Oddera, Illustrazioni di Roberto Tomei Oscar junior classici, 2014

TRAMA 

Oliver Twist ha vissuto fino a nove anni all'orfanotrofio dei poveri. Ma questa è solo la prima delle sue sfortune: mandato a lavorare in un’impresa di pompe funebri, riesce a fuggire e a raggiungere Londra, dove viene costretto a unirsi a una banda di ladruncoli e a partecipare a furti e a rapine agli ordini del sinistro Fagin. Sarà solo dopo innumerevoli e a volte tragiche peripezie che Oliver, con l’aiuto di chi si affezionerà a lui, troverà la strada verso la felicità.

RECENSIONE

Oliver Twist è il secondo romanzo dello scrittore inglese Charles Dickens, nel quale l'autore affronta temi sociali come la povertà, lo sfruttamento del lavoro minorile e la criminalità. Dickens utilizza una scrittura semplice ed efficace e utilizza gli elementi del melodramma quali colpi di scena e suspense.

Quest’opera è stata considerata “conservatrice e vittoriana”, perché caratterizzata dai tipici valori cristiani del protestantesimo.

Dickens utilizza il dualismo anche nei personaggi: vi sono il gruppo dei Buoni e quello dei Cattivi. Ogni personaggio è fortemente carico di connotati positivi oppure negativi. I Buoni sono dipinti con le migliori qualità e bellezze fisiche; dei cattivi sono raccontati i peggiori vizi e le peggiori connotazioni fisiche.

Il libro racconta la realtà nuda e cruda sulla vita e sugli esseri umani, dove nulla è rose e fiori, e forse questa è una delle caratteristiche che lo rendono uno dei libri più amati: la sua realisticità. In sostanza, Oliver Twist è un libro autentico, capace di far immedesimare il lettore a tal punto di provare le medesime emozioni dei personaggi principali.

ADATTAMENTI TEATRALI, MUSICALI, CINEMATOGRAFICI E TELEVISIVI

Alla trama del romanzo sono ispirati varie opere teatrali, vari film (tra i più importanti abbiamo quello diretto da Roman Polański del 2005, vari cortometraggi, un cartone animato della Walt Disney (Oliver & Company del 1988) e delle miniserie di cui una del 2007.

BRANI SIGNIFICATIVI

 

• “Anche l’estraneo più sicuro di sé avrebbe trovato difficile stabilire quale fosse il suo posto nella società.” 
• “La sofferenza più profonda ha rafforzato in me la capacità di voler bene.” 150 ● “Il suono di una dolce musica, o il mormorio dell'acqua corrente in un luogo silenzioso, o il profumo di un fiore, o una parola familiare, evocano a volte improvvisi e vaghi ricordi di scene mai vissute in questa esistenza; esse svaniscono simili a un sospiro, come se avessero evocato un'altra vita, più felice, che la mente, per quanto si sforzi, non potrà mai rievocare.” 
• “Quanto più premurosi dovremmo essere con le persone care che ci circondano! Poiché ogni lutto ricorda a chi rimane un così gran numero di omissioni, di cose dimenticate, di piccole mancanze alle quali si sarebbe potuto porre rimedio, che queste reminiscenze finiscono con l'essere più amare di ogni altra. Non esiste rimorso più profondo di quello senza rimedio; se vogliamo evitarne i tormenti, ricordiamocene in tempo.” 

OUTFIT

Scheda, bozzetto e approfondimenti a cura di Samuela C. - SCU Collina della Pace