Cari 𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐦𝐨𝐯𝐞𝐫𝐬, il film di cui vi parleremo oggi è un classico ed è considerato uno dei capolavori della storia del cinema: “La finestra sul cortile” (Rear Window) diretto da Alfred Hitchcock, un film che usciva proprio ieri nelle sale nel lontano 14 aprile del 1954: fu presentato alla serata inaugurale della 15ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1954.

New York. Un fotoreporter di successo, L.B. "Jeff" Jeffries, è costretto su una sedia a rotelle da quasi 2 mesi a causa di una frattura alla gamba sinistra riportata in un incidente di lavoro. Il gesso è prossimo alla rimozione ma deve attendere ancora una settimana. Annoiato per la forzata e lunga inattività, inizia a osservare i suoi vicini di casa, servendosi di un binocolo e della macchina fotografica. A causa dell'afa persistente tutti gli abitanti del quartiere tengono le finestre spalancate giorno e notte e ciò permette a Jeff di guardare ciò che succede all'interno dei loro appartamenti. Nel frattempo la sua fidanzata, Lisa Freemont, una ragazza dell'alta società e indossatrice non professionista, si reca regolarmente a fargli visita, sfruttando l'occasione per insistere con Jeff sul loro matrimonio e sulla possibilità di fargli aprire uno studio professionale, in modo da averlo vicino e non più in giro per il mondo. Nel frattempo Jeff è assistito dalla brillante, simpatica e sarcastica infermiera di mezz'età Stella, la quale non approva che egli spii continuamente i suoi vicini e inoltre gli consiglia di sposarsi il prima possibile con Lisa poiché lei lo ama veramente. Jeff intanto continua a osservare gli eventi che si svolgono negli appartamenti di fronte al suo e che si affacciano sullo stesso cortile, familiarizzando con i movimenti quotidiani degli inquilini: una coppia sposata da pochi giorni, una ballerina, un compositore in crisi, una coppia senza figli , una zitella dal cuore solitario, una single con manie d'arte e una coppia in crisi matrimoniale.

Il libro in abbinamento è il racconto giallo omonimo, scritto nel 1942 da Cornell Woolrich e pubblicato nella raccolta After-Dinner Story del 1944.

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a cura di Sara, volontaria del Servizio civile