Scritta da Angela Nanetti e illustrata da Octavia Monaco Azzurrina è una favola che evoca  una famosa leggenda radicata nel territorio romagnolo dove Azzurrina è la figlia del capitano delle guardie nel castello di Montebello, che si perde nelle segrete.  Pubblicata per la prima volta nel 2004 e oggi ripubblicata  da Gallucci editore,  la storia ci racconta un rapporto complicato tra un padre, il principe Funesto,  nero come la pece e con un carattere chiuso e taciturno  e una figlia dal carattere dolce. Il principe  tornato   dalla guerra  vede per la prima volta la sua bambina e scopre che è bianca come il latte e decide di rinchiuderla nella torre per non vederla più.  La bambina possiede però una grande pazienza,  sarà lei a prendersi cura del padre e con la sua dolcezza  e il suo canto il principe Funesto riaprirà il suo cuore .  La storia affronta  inoltre il tema  dell’accettazione della diversità ( l’autrice racconta che si è ispirata ad un episodio realmente accaduto e letto su un giornale in cui si raccontava di una mamma che tingeva i capelli alla sua bambina nata “albina” per proteggerla dal pregiudizio degli altri)  . L’identità negata dal padre di  Azzurrina,  a causa della difficoltà di accettare questa figlia così diversa,  rende la storia molto attuale.  La struttura narrativa  alterna la forma poetica della ballata a quella del racconto. Le  illustrazioni di Octavia Monaco riescono a rappresentare il piccolo mondo  di Azzurrina dando vita ad un personaggio indimenticabile.     Età di lettura dagli 8 anni

C’era un castello,
un castello c’era,
che stava affacciato
a una riviera;
e dentro ci abitava,
chiusa e lontana,
una bella e bionda
castellana. 

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Intervista ad Angela Nanetti  a cura de "Il posto delle parole"  a questo link

inserita 1/12/2020