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Ayrton Senna

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Ayrton Senna

30 novembre - 7 dicembre 2020

Per lo Scaffale dello sport:
Un bambino svogliato che a scuola si applica poco perché in testa ha solo una cosa: le corse. In pista invece è sempre proteso a studiare, imparare, per spingere la macchina verso il limite e oltre.
Ambizioso, ossessionato, competente e intelligente. Ogni sua vittoria è stata un’impresa emotiva, uno sforzo extrasensoriale. L’incidente del Tamburello nel 1994 ha lasciato un vuoto sconfinato. E da quel giorno la Formula 1 non è stata più la stessa.
Stiamo parlando di Ayrton Senna, campione automobilistico con 3 mondiali, 41 gare vinte e 65 pole position.
Per molti è stato il più grande pilota in assoluto, addirittura immortale. Il pioniere della preparazione atletica.
Celebri queste due frasi che racchiudono sia l’uomo Ayrton che il pilota Senna: “𝘕𝘰𝘯 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘤𝘶𝘳𝘷𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘴𝘰𝘳𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘳𝘦”; “𝘐 𝘳𝘪𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘴𝘶 𝘶𝘯’𝘪𝘴𝘰𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘰𝘤𝘦𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘷𝘦𝘳𝘵𝘢̀. 𝘕𝘰𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘢𝘳𝘪𝘢. 𝘉𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘢 𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀”.
In questa storia di Ayrton Senna c’è da un lato una cattiveria agonistica, una fame di vittorie, dall’altro una persona introversa, sensibile, di animo buono, che si preoccupava degli altri e che conscio della sua fortuna voleva aiutare i più bisognosi.
Ayrton Senna da Silva nasce il 21 marzo 1960 a San Paolo del Brasile, secondogenito di una famiglia di proprietari terrieri e di un’azienda agricola, che permette loro di condurre uno stile di vita superiore alla media delle famiglie brasiliane.
In un paese devastato dai problemi sociali ed economici, Beco (così era chiamato Ayrton dalla famiglia e gli amici), ricorderà sempre l'importanza della tranquillità familiare e dell'affetto ricevuto, utile per la sua crescita umana e sportiva.
Il padre, nella sua officina meccanica, gli costruisce un piccolo go-kart e Ayrton inizia a guidare all'età di quattro anni: impara così sia l'arte del meccanico che quella del pilota e molte sue future vittorie adolescenziali saranno dovute alla profonda conoscenza del kart.
In seguito, qualsiasi sarà la scuderia comunque si dimostrerà scrupolosissimo nella messa a punto della sua vettura, che poi puntualmente darà risultati assai soddisfacenti.
Passò dalle vittorie della Formula Ford 1600 alla Formula Ford 2000 tra il 1981 e il 1983.
Corse anche in Formula 3 nel campionato inglese e il suo esordio in Formula 1 fu nel 1984 con la Toleman.
L’ingresso in Formula 1 era necessario per pareggiare le sue capacità di pilota, che non potevano rimanere relegate in categorie cadette.
Il suo talento travolgente traspare fin dal primo Gran Premio nel suo Brasile. Il 1984 è un anno di importanti esperienze e di qualche significativa soddisfazione, concluso con la nona posizione nella classifica finale del mondiale.
Nel Gran Premio di Monaco dimostrò la sua indiscussa bravura sui percorsi bagnati, dove più volte avrebbe vinto durante la sua carriera contro tutte le probabilità. Anche se la gara venne interrotta per la pioggia torrenziale fu la prima occasione in cui si palesò la “storica” rivalità con il collega Alain Prost.
L'anno successivo Senna passa alla Lotus-Renault, vettura senz'altro competitiva, ma non ancora a livello delle migliori, tuttavia in quell'anno arrivano le prime due vittorie nel mondiale.
Rimase alla Lotus fino al 1987 vincendo altre quattro gare (Spagna, Monaco e due volte negli USA) e classificandosi quarto nel nei mondiali 1985, 1986 e terzo nel 1987.
Nel 1988 passò a una delle più forti scuderie: la McLaren, casa automobilistica con la quale Senna avrà sempre un ottimo feeling, apprezzando il loro impeccabile lavoro.
Quello fu l’anno dei record in quanto vinse per ben 8 volte e conquistò 13 pole position, laureandosi campione del mondo a Suzuka in anticipo di una gara.
Il 1989 è l'anno della grande battaglia con Alain Prost che sfocerà nell'incidente provocato dal pilota francese a Suzuka e che costerà ad Ayrton il titolo mondiale, tolto a tavolino per squalifica. Ayrton prenderà la sua rivincita l'anno seguente: sempre a Suzuka avviene un incidente tra la Ferrari di Prost e la McLaren del brasiliano; questa volta il titolo va al brasiliano.
Nel 1991 il suo rivale è Nigel Mansell, ma sarà Ayrton Senna che a fine campionato scriverà per la terza volta il suo nome nell'albo d'oro.
Il 1994 segna il passaggio di Ayrton alla Williams: Senna dispone di una monoposto superiore alla concorrenza, ma lo stesso pilota alle prime prove smentisce e sorprende tutti avvertendo di incontrare difficoltà nella gestione della nuova vettura. Comunque nelle prime tre gare conquista la Pole Position, quasi a ribadire una superiorità indiscussa in qualifica. Purtroppo alla prima gara in Brasile finisce in testacoda, mentre nella seconda è costretto al ritiro per un incidente alla partenza.
La terza gara, domenica 𝟭 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝟭𝟵𝟵𝟰, 𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗜𝗺𝗼𝗹𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗚𝗿𝗮𝗻 𝗣𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗼. Tutto l'ambiente era già fortemente scosso dalla morte del pilota Roland Ratzenberger avvenuta il giorno precedente durante le prove. Al settimo giro, per la probabile rottura del piantone dello sterzo, Ayrton Senna esce di pista alla curva del Tamburello: lo schianto della sua Williams contro il muretto a 300 chilometri orari è terribile.
E' il triste giorno in cui il grande campione, all'età di 34 anni, scompare tragicamente entrando di fatto per il suo talento, la sua serietà e la sua umanità, nella leggenda e nella storia dello sport mondiale.
Risorse ebook su bibliotu Senna e Senna. Cronaca di una tragedia
 

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inserita 30/11/2020

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