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Alpinismo rosa. La storia di Marie Paradis

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Alpinismo rosa. La storia di Marie Paradis

5 - 11 ottobre 2020

Questa settimana per l' appuntamento con "Lo scaffale dello sport" parliamo di  Alpinismo rosa   La storia di Marie Paradis”
 
Quando si parla o semplicemente si pensa all’alpinismo è inevitabile collegare a questa pratica sportiva insigni nomi di grandi alpinisti. Elenchi costituiti principalmente da soli uomini, tanto che verrebbe da pensare che l’alpinismo sia uno sport solamente maschile. Ma fortunatamente questa stupenda disciplina è fortemente caratterizzata anche da una connotazione rosa. Le stesse origini dell’alpinismo sono in parte riconducibili a esperienze femminili. Tradizionalmente la nascita dell’alpinismo viene posta l’8 agosto del 1786, quando un giovane medico e un cercatore di cristalli, entrambi di Chamonix, raggiunsero la cima del Monte Bianco. Ma da lì a pochi anni, sempre ai piedi del Monte Bianco e guarda caso sempre da Chamonix, il 14 luglio del 1808 Marie Paradis, una giovane cameriera del posto, con nessuna esperienza alpinistica e senza essere abituata all’alta quota riuscì contro ogni sensata e logica previsione del tempo a scalare e raggiungere la vetta del Monte Bianco.
Un’impresa memorabile, incredibile e soprattutto inaspettata vista la convinzione dell’inizio Ottocento che contrapponeva le donne ai monti. L’idea dell’epoca era infatti dettata dal fatto che le donne per: “Ovvi motivi fisici e mentali”, mai e poi mai avrebbero potuto avvicinarsi alle alte quote, in quanto se una donna avesse soltanto provato a salire su una montagna, lo sforzo al di là della resistenza femminile, avrebbe provocato in lei una sterilità definitiva. Ma Marie Paradis non era dello stesso avviso e convinta di ciò quel giorno portò con sé fino ai 4.808 metri di altitudine un nuovo modo di guardare alla donna. Portando a termine tale impresa ella pose così le basi dell’inizio dell’alpinismo femminile, ricevendo onori ed il soprannome di: Marie du Mont Blanc.
Dal quel giorno, molte sono state le coraggiose e esperte alpiniste che hanno fatto grande l’alpinismo e pertanto potremmo proseguire elencandone nomi e imprese, come ad esempio Lucy Walker, prima donna a raggiungere la vetta del Cervino lungo la cresta Hörnli nel 1871. Eppure ci piacerebbe che foste voi lettori a proseguire questa “scalata” alla ricerca di articoli, monografie e testimonianze librarie e multimediali che potrete trovare nella nostra sezione Sport con un’ampia parte dedicata proprio all’alpinismo.
 
. ..“Quando arrivo in cima io so di provare qualcosa che nessun maschio può. Lassù io sono la montagna, sono Nives la pietra, Nives la neve, sono madre natura che visita l'ultimo gradino sotto il cielo. Lassù so che il mondo è di genere femminile, è forza, luce, aria. Perciò sono l'apostrofo davanti al nome di alpinista. Per i maschi una cima è un desiderio esaudito, per me è il punto di congiunzione con tutto il femminile di natura.“
 
Altri 2 titoli che riguardano l'alpinismo al femminile reperibili, come il precedente,  su Bibliotu Corde ribelli: ritratti di donne alpiniste  e Qui Elja, mi sentite? : otto donne sul Pik Lenin
 
Per chi volesse approfondire il tema dell'alpinismo italiano ed internazionale ecco qui una bibliografia di testi cartacei ed ebook che potete richiedere su Bibliotu
 
inserita 5/10/20

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