giovedì
28
novembre
A Beautiful Nothing
Presentazione del libro con l'autore
Enrico Terrinoni ha tradotto opere di Joyce, Wilde, Orwell, Lee Masters, Shaw, Hawchorne, Melville, Alasdais Gray, Bobby Sands e altri. La sua edizione annotata e bilingue dell'”Ulisse” di Joyce (Bompiani 2021) ha vinto il Premio Internazionale Capalbio per la traduzione e la traduzione annotata, condotta con Fabio Pedone, dei volumi finali del “Finnegans Wake” di Joyce (Mondadori 2017- 2019) ha vinto il Premio Annibal Caro.
E autore di “Occult Joyer. The Hidden in Ulysses” (2008), “James Joyce e la fine del romanzo” (2015), “Oltre abita il silenzio”, “Tradurre la letteratura” (2019), “Chi ha paura dei classici?” (2020) e di “Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma” (2022). Nel 2023 ha pubblicato per Bompiani “La vita dell'altro. Joyce”, “Su tutti i vivi: un’amicizia geniale”.
Dario Pontuale nato a Roma nel 1978, è scrittore e critico letterario. Ha collaborato alla redazione di Storia della Letteratura Italiana di P. Manfredi e P. Di Sacco, edita da Pearson nel 2021. Ha pubblicato i romanzi La biblioteca delle idee morte (2007), L’irreversibilità dell’uovo sodo (2009), Nessuno ha mai visto decadere l’atomo di idrogeno (2012), Certi ricordi non tornano (2018); il racconto I dannati della Saint George (2015); la favola Per fare un albero ci vuole un dente (2021). È autore delle raccolte di saggi Ciak si legge (2016), Una tranquilla repubblica libresca (2017), della biografia critica Il baule di Conrad (2015), tradotto anche in Francia, e della monografia critica La Roma di Pasolini (2017), tradotto anche in Spagna e vincitore per la critica del Premio Carver 2019, La scoperta dell’America. Saggi di Cesare Pavese, con prefazione di Ernesto Ferrero (2020), Scrittori russi. Saggi di Leone Ginzburg (2021). Ha curato edizioni di Flaubert, de Maupassant, Zola, Musil, Stevenson, Melville, Conrad, Svevo, Salgari, Tolstoj, Puškin, Cechov. Codirige la rivista salgariana “Il corsaro nero”, collabora come consulente letterario per il programma Rai “L’Atlante che non c’è”.