𝗧𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝘀𝗰𝗲 di Silvia Vecchini, illustrazioni di Antonio Sualzo, Topipittori Editore 2017

 

Nella vostra classe c’è mai stato un compagno più silenzioso o introverso degli altri? Quest’albo parla proprio di lui: un bambino che non spiccica parola. Perché? La protagonista, sua compagna di classe, cerca di capire il perché del suo mutismo e, a differenza di come farebbe un adulto, che non capirebbe l’ostinazione al silenzio di questo bambino, prova ad immedesimarsi e si domanda come lui ci riesca. Da qui tutti cercano di giocare al “gioco del silenzio”, senza risultato alcuno perché, dopo pochi minuti, la bambina torna a parlare. Non ce la fa. Per lei parlare è come respirare. Durante una visita al Museo delle Scienze, la bambina trova un acquario con dentro una cornetta del telefono e un’altra dall’altro capo del filo per poter ascoltare i rumori dei pesci e dell’acqua. Ecco lo strumento perfetto per comunicare con il compagno “pesciolino”, che insieme a lei ascolta i misteriosi e magici rumori dell’acqua e dei suoi abitanti che prima credevano silenziosi.

L’albo di forma quadrata ci riporta nella sensazione di ovattato che dà l’acquario e i disegni di Antonio Sualzo con colori tendenti all’acqua aiutano nell’immedesimazione. Questa storia scritta da Silvia Vecchini mette in primo piano l’empatia, e ne mostra un esempio vivissimo rapportandolo con il cosiddetto “mutismo selettivo” del bambino.

Questo libro è un regalo perché dà la possibilità a tutti i “pesci-bambini” di farsi forza e provare ad esprimersi.

 

Buona lettura!

 

𝗘𝘁𝗮̀: 𝟳+

 

L'albo potete trovarlo QUI