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𝐿𝒶 𝒸𝒾𝓉𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒹𝑒𝓁 𝑔𝒾𝑜𝓇𝓃𝑜
Il 5 maggio 1821 moriva a Sant’Elena 𝙉𝙖𝙥𝙤𝙡𝙚𝙤𝙣𝙚 𝘽𝙤𝙣𝙖𝙥𝙖𝙧𝙩𝙚. Napoleone era stato costretto in esilio all’Isola d’Elba il 4 maggio 1814 , dopo la disfatta della campagna di Russia e la rovinosa sconfitta a Lipsia. L’anno successivo riuscì a lasciare l’Elba con circa un migliaio di uomini al seguito e il 1° marzo 1815 sbarcò in Francia dando vita ai «Cento giorni». La popolazione lo accolse con entusiasmo e gli eserciti inviatigli contro da Luigi XVIII, invece di fermarlo, si unirono a lui. Il 20 marzo Napoleone riuscì ad entrare a Parigi. Dopo aver riorganizzato l’esercito chiese ai nemici di poter mantenere il trono, ma la richiesta fu rifiutata; allora invase il Belgio dove erano schierati l'esercito britannico e l'esercito prussiano. Il 18 giugno 1815, ci fu la battaglia di Waterloo: Napoleone venne sconfitto da Wellington e dovette battere la ritirata a Parigi, dove però le forze nemiche avevano rimesso sul trono Luigi XVIII. Il 15 luglio 1815 Napoleone si arrese agli inglesi e, a ottobre dello stesso anno, venne esiliato a Sant'Elena, una piccola isola nel mezzo dell'oceano Atlantico. Qui fu sempre controllato da un contingente inglese, fino alla data della sua morte per un tumore allo stomaco. Per ricordare questo storico evento la citazione del giorno è tratta da La vita privata di Napoleone di Octave Aubry, che analizza gli aspetti più intimi e personali dietro la grandezza di Napoleone.
«La sua vita privata ci aiuta a comprendere meglio la sua vita pubblica. Senza che la nostra ammirazione diminuisca, il vederlo così simile a noi, ci conduce ad amarlo maggiormente. Non ignora alcune delle nostre miserie, ma incarna molte delle più valenti virtù che possano onorare un figlio della terra»
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a cura di Margot, volontaria del Servizio civile

