Fin dai suoi esordi, l'attività artistica di Luchino Visconti, sia al cinema che a teatro, si svolge all'insegna dello scandalo, tra polemiche, censure e sequestri. È la conseguenza di un quadro sociale reazionario, ma anche di una precisa intenzione trasgressiva che trova nella rappresentazione della sessualità il suo strumento privilegiato di espressione.
[...]
Affiancando analisi filmica, ricerca d'archivio su un'ampia documentazione inedita e ricezione, questo libro mette a fuoco tre momenti cruciali del percorso di Visconti: gli esordi, dal lungo apprendistato a Ossessione (1943) e ai primi allestimenti di prosa del dopoguerra; gli anni delle collaborazioni con Tennessee Williams, particolarmente per Senso (1954); la complicità con Giovanni Testori da cui derivano Rocco e i suoi fratelli (1960) e L'Arialda (1961).