Ricostruzione della storia del Movimento comunista d'Italia, che si riconosce nel giornale "Bandiera rossa", da cui prende il nome, e del suo ruolo all'interno della Resistenza romana.
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La storia inizia dalla formazione del movimento che è radicalmente antibadogliano e antimonarchico, che non accetta la politica di unità nazionale del Partito Comunista e il burocratismo all'interno del partito, ma soprattutto non accetta il modo di concepire la Resistenza. Bandiera Rossa la concepisce come il prologo della rivoluzione socialista alla quale il proletariato prende parte attiva. Durante i nove mesi dell'occupazione nazista di Roma, i caduti e i sopravvissuti di Bandiera Rossa sono stati protagonisti dei sabotaggi e delle azioni militari che si opponevano alle stragi e ai rastrellamenti nazifascisti con un gran numero di vittime sul campo di battaglia di Porta S. Paolo, Forte Bravetta, Forte Boccea, Fossa di Pietralata, via via fino alle Fosse Ardeatine. In appendice contiene: "L'attività della cellula stampa" di Felice Chiarini, "La relazione sommaria sul piano operativo per un'azione militare dell'esercito anglo-americano operante in Italia, diretta all'occupazione immediata delle regioni Lazio-Abruzzesi" del T. colonnello Bixio, "La relazione generale dell'attività clandestina di Bandiera Rossa". (A5)