Diario di Aldo Carpi, pittore, allievo e poi insegnante all'Accademia di Brera a Milano. Arrestato per antifascismo nel 1944 a Mondonico, paese della Brianza, viene deportato prima a Mauthausen e poi a Gusen dove scrive il suo diario negli anni 1944-1945.
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Redatto sotto forma di lettere scritte alla moglie su foglietti minuscoli conservati a rischio della propria vita, racconta i fatti che precedono il suo arresto e poi la vita nel campo di prigionia accompagnata da disegni che fanno parte integrante del testo: il lavoro nella cava e poi la pittura. In un anno di lager dipinge ben 74 quadri. Il suo essere pittore gli evita il lavoro forzato imposto agli altri deportati, che lo avrebbe sicuramente condotto a morte. Il testo oltre ad essere una testimonianza dei fatti esprime anche lo stato d'animo dell'artista in un luogo in cui all'uomo sono riservate solo sofferenza e morte. (A5)