Grandi praterie annerite da immense mandrie di bisonti, smisurati ranch di proprietà d'un pugno di allevatori regnanti come monarchi assoluti su schiere di vaqueros, paesaggi aridi e desolati punteggiati da torri nei campi petroliferi: la storia del Texas occidentale è un susseguirsi di massacri in una terra strappata di mano più e più volte nel corso delle generazioni.
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E' inevitabilmente anche la storia dei McCullough, pionieri, allevatori e poi petrolieri; è la storia di massacri e rapine, a partire dal patriarca Eli, rapito dai Comanche in tenera età e tornato a vivere fra i bianchi alle soglie dell'età adulta per divenire, sulla pelle dei messicani e grazie a traffici illeciti fioriti durante la Guerra Civile, un ricchissimo patròn. Se Eli McCullough, pur sognando la wilderness perduta, non esita ad adattarsi ai tempi nuovi calpestando tutto quello che ostacola la sua ascesa, il figlio Peter sogna un futuro diverso e non quello del petrolio che insozza la terra e spazza i vecchi stili di vita. Non può che schierarsi con passione dalla parte delle vittime perchè... la storia non la fanno i vincitori. Ecco allora Jeanne, pronipote di Eli, magnate dell'industria petrolifera in un mondo ormai irriconoscibile in cui di bisonti e indiani non c'è più neanche l'ombra, e i messicani sono stati respinti al di là del Rio Grande...