L'A., tra i pensatori più importanti del nostro tempo, affronta una delle fratture al cuore della società di oggi: la paura del dolore.
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Il mondo contemporaneo è terrorizzato dalla sofferenza e la paura del dolore è così pervasiva e diffusa da spingerci a rinunciare persino alla libertà pur di non doverlo affrontare, col rischio di chiuderci in una rassicurante e finta sicurezza, che si trasforma in gabbia perchè, per l'A., è solo attraverso il dolore che ci si apre al mondo. L'attuale pandemia, con tutta la cautela di cui ha ammantato le nostre vite, è sintomo di una condizione che la precede, cioè il rifiuto collettivo della nostra fragilità, rimozione che dobbiamo imparare a superare. Attingendo ai grandi del pensiero del Novecento, l'A. ci costringe, in modo cristallino e tagliente, a mettere in discussione le nostre certezze e, nel farlo, ci consegna nuovi ed efficaci strumenti per leggere la realtà e la società che ci circondano.