I libri cui si riferiscono le quattordici recensioni raccolte in quest'antologia non sono stati mai scritti, esistono soltanto nei resoconti offerti da critici altrettanto immaginari e non sempre benevoli. In un inquietante gioco di scatole cinesi, autori inesistenti abbozzano trame improbabili, dal sapore fantascientifico.
[...]
L'inesauribile ironia di Lem inserisce anche la propria opera reale in questo girotondo di recensioni, allargando all'infinito il gioco di specchi, nella consapevolezza che ?chi mente a proposito del nulla cessa ipso facto di essere un mentitore?.