La lunga e tormentata esistenza di una pittrice, attraverso un secolo e due continenti, alla ricerca della verità della sua arte e di un amore perduto e mai dimenticato. Sophie Marks nasce in Inghilterra durante la Prima guerra mondiale. I genitori muoiono poco dopo, e la bambina è affidata alle cure dei nonni, due artisti bohémien.
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Sophie dimostra fin da piccola una spiccata propensione per la pittura, e terminata la scuola si trasferisce a Londra per frequentare l'accademia d'arte. La sua vita sarà un succedersi di amori, scoperte artistiche, viaggi, in un'altalena di entusiasmi, delusioni, sofferenze, incontri e ritrovamenti. La varietà delle ambientazioni mantiene sempre vivo il ritmo della narrazione. I continui viaggi e traslochi di Sophie illustrano bene la sua inquietudine esistenziale, la sua condizione di "ebrea errante". Nello stile di scrittura traspare la forza dell'immaginario visivo, com'è naturale in un romanzo scritto da una pittrice. Tutto è visto e descritto attraverso una tavolozza di colori. Michele Zackheim è autrice del romanzo Violette's Embrace e di una biografia della figlia di Einstein. E anche un'atfermata artista visuale. Vive a New York.