Due romanzi scritti in gioventù da Pasolini che descrivono l’eros omosessuale che l’Autore per ragioni politiche e personali esitò sempre di pubblicare. Il primo romanzo “Atti impuri” a sfondo autobiografico è ambientato nelle campagne di Casarsa durante la seconda guerra mondiale dove il protagonista, Paolo, decide di rifugiarsi con la madre.
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Durante la sua attività d’insegnante scopre di essere innamorato di un suo allievo di nome Nistuti, un adolescente figlio di contadini ma anche di essere attratto “dalla volgarità” di Bruno. Paolo è convinto che, solo grazie all’innocenza e alla semplicità della vita contadine e in particolare al candore di Nistuti egli è riuscito a lasciarsi andare ed a smettere di pensare ai propri desideri sessuali come ad un peccato, avendo così con i due ragazzi le prime esperienze omosessuali che vive e fa vivere ai due giovani con naturalezza senza sensi di colpa. Il secondo romanzo “Amado mio”, che è in realtà un racconto lungo e meno autobiografico del primo scritto, in terza persona, è ambientato nei primi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Il protagonista, Desiderio, giovane ragazzo dai modi raffinati e colti, insieme con l’amico Gilberto frequenta un gruppo di ragazzini di paese tra cui un ragazzo di nome Benito che il protagonista preferisce chiamare Iasis e di cui si innamora. Desiderio corteggia il giovane che, da prima contraccambia il sentimento ma poi respinge ogni possibile contatto carnale. L’epilogo del loro amore avrà come scenario una spiaggia piena di rifiuti dove Desiderio, respinto ancora una volta dal suo amato, va via senza tornare più indietro. I due romanzi furono pubblicati postumi nel 1982.