A cento anni di distanza dalla pubblicazione de La coscienza di Zeno un altro Dottor S. pubblica la storia clinica del suo paziente, questa volta in forma epistolare, attraverso uno scambio  di mail. Le loro sedute sono state a distanza e in differita, perché il Dottore, dopo essere stato, anni prima, acidificato, non riesce più a ricevere. La pubblicazione della corrispondenza quotidiana tra l’ex professore di liceo Salvo Ragazzi e il Dottor S. da parte di quest’ultimo, in realtà è una reazione all’uscita del romanzo del primo, intitolato Dacci oggi il nostro panico quotidiano in cui il Dottore ne esce fuori come un inetto, del tutto incapace di curare e il professore come una sua vittima. Il dilemma è se gli attacchi di panico di quest'ultimo siano reali o, più che altro, un'invenzione per non affrontare problemi reali ben più grandi. In un serrato botta e risposta, costruito su uno schema a specchio, i ruoli al principio definiti diventano sempre più ibridi. Anche il rapporto tra i due, inizialmente strutturato, smette di seguire ogni logica, dopo che l'ex professore si innamora di una ragazza venticinque anni più giovane durante un corso di teatro e perde il senso della realtà identificandosi col personaggio che sta recitando. Chi è veramente Salvo (Salvatore) Ragazzi e chi il Dottor Sposini? I punti di vista dei due sono ormai indistinguibili.  Ma quale dei due sarà quello attendibile?

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