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domenica

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febbraio

VÆKSTHUS, la serra dell’Odin Teatret

sabato

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febbraio

VÆKSTHUS, la serra dell’Odin Teatret

Installazione narrante, multimediale, interattiva

"Ho visto molte mostre di foto sull’Odin, alcune eccezionali. Ma Væksthus è differente. Ha spazzato le mie aspettative e modi di immaginare un’esposizione. Scuote diverse parti della memoria perché si dirige fortemente a tre sensi: lo sguardo, l’udito e l’olfatto. La potrei chiamare un’istallazione artistica di alta qualità. Ma l’originalità è superata da una verità umile e profonda su ogni attore raffigurato che, sussurrando all’orecchio del visitatore il suo processo di preparazione, ti accoglie in un’intimità umana e professionale mai ascoltata prima".

(Eugenio Barba)

 

Nell’ambito di Odin Teatret a Roma, la Biblioteca Villino Corsini ospita l'installazione:

VÆKSTHUS
la serra dell’Odin Teatret

concept, fotografie, interviste: Rossella Viti

progetto e allestimento: Roberto Giannini, Rossella Viti

prodotto da: Associazione Ippocampo / Vocabolomacchia teatro.studio
con la collaborazione e il contributo di: Odin Teatret / Nordisk Teater Laboratorium

apertura sabato 9 febbraio ore 12:30 - aperitivo con la presenza degli autori e di Julia Varley

visitabile fino a domenica 24 febbraio negli orari di apertura della Biblioteca (da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 16)

 

 

Væksthus in danese significa serra, vivaio. È il nome che gli attori dell'Odin Teatret hanno dato ad uno spazio di lavoro mattutino durante la preparazione dello spettacolo “La vita cronica”.

Uno spazio di improvvisazione in cui hanno seminato, coltivato e fatto crescere materiali per la scena, liberi dagli 'imperativi' dello spettacolo e del regista. Nella væksthus, per mesi, ogni attore è andato incontro al proprio personaggio, dandogli azioni e voci, abiti, intenzioni e relazioni.

Ispirate a questo percorso sono le interviste e le fotografie realizzate da Rossella Viti nel 2013 e nel 2014 con l'ensemble dell'Odin, che ora costituiscono gli elementi della Væksthus, installazione narrante, multimediale e interattiva organizzata in un allestimento, realizzato con Roberto Giannini, che conduce lo spettatore in un'insolita esperienza da giocare nel dialogo tra visione ed ascolto.

Nella Væksthus le immagini tracciano spazi da cui entrare ed uscire, mentre le voci, in italiano, suggeriscono i tempi dell'attraversamento. Insieme, visione ed ascolto, cuciono storie legate allo spettacolo La vita cronica, passando dentro e fuori la scena, tra corpi che si spogliano e personaggi che si vestono, tra le danze degli attori e quella del regista, che accoglie gli spettatori e li trasforma in suoi alter ego.

Il cucito è un altro piano della narrazione, con fili che saltano, omettono, sottolineano, suggeriscono, finendo poi sospesi e penzolanti, liberi, come l'immaginario di ogni spettatore, di  proseguire la propria storia altrove, come accade a teatro e in fotografia.

Esercizio del corpo e del cuore, del pensiero e dei sensi, nella Væksthus corre sotterraneo il senso della coltivazione. E' una sorta di strategia delle emozioni che invita il viaggiatore a ricomporre percezioni e significati in una direzione personale. Siamo tutti in cerca di qualcosa di prezioso di cui aver cura e la Væksthus si propone quale occasione d'azione.

Ma prima di andarsene, si chiede al viaggiatore di segnare una traccia sensibile del suo passaggio: gli viene proposto un autoritratto, scritto, grafico o fotografico (il sabato e la domenica), e un frammento profumato. È un piccolo racconto autobiografico per una mini væksthus da lasciare sospesa nell'aria.

fotogallery allestimenti e rassegna stampa sul sito macchiaOff: http://macchiaoff.com/fotografia/vaeksthus-la-serra/

 

Istruzioni per l'uso

Il percorso della Væksthus può ospitare spettatori di ogni età, ognuno troverà il proprio modo di interagire.

Per gruppi di studenti universitari o degli Istituti superiori di secondo grado è prevista un'accoglienza e una conversazione sui temi e sui linguaggi curata dagli autori. Il gruppo o classe potrà prenotare la propria visita gratuita contattando l'Associazione Ippocampo: cell. 339 6675815, e-mail vocabolomacchia@gmail.com

Gli autori saranno presenti tutti i sabati e le domeniche e in occasione di incontri guidati su richiesta.

L'ingresso è gratuito e riservato agli iscritti delle Biblioteche di Roma.